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L’agricoltura può creare centomila posti di lavoro


La buona tenuta occupazionale dell’agricoltura testimonia la dinamicità e la flessibilità del settore. Grazie a queste caratteristiche, pur soffrendo gli effetti devastanti della crisi, essa è riuscita almeno a non perdere posti di lavoro. Ma ora il mondo agricolo ha bisogno di misure per lo sviluppo.
Per questa ragione Agrinsieme, il coordinamento tra Confagricoltura, Cia e Alleanza delle cooperative dell’agroalimentare, ha presentato al Governo e al mondo politico una piattaforma articolata di analisi e proposte per favorire l’incremento di un’occupazione stabile e di qualità.
Nel documento si esprime un giudizio positivo sul decreto, firmato la
scorsa settimana, sulle assunzioni congiunte che rappresenta un primo passo positivo, ma che deve far parte di un approccio strutturato ai temi del lavoro agricolo. Le misure individuate da Agrinsieme rappresentano una proposta complessiva e sistematica di revisione delle politiche sul lavoro mirate all’agricoltura, con interventi di largo raggio, che vanno dagli incentivi alla nuova occupazione, alle misure per la stabilizzazione dell’occupazione, ai miglioramenti da apportare agli ammortizzatori sociali, allo sviluppo della formazione, alla semplificazione degli oneri amministrativi, all’efficacia dell’azione ispettiva. Dall’attuazione degli interventi indicati, Agrinsieme stima la creazione di 100 mila posti di lavoro, che costituiscono un contributo significativo – si legge nel documento – che il settore agricolo vuole portare alla crescita e allo sviluppo dell’occupazione nel nostro Paese.