L’agricoltura piemontese contro la cementificazione
di Alessandria, con la costruzione di case, capannoni, strade, e altri manufatti.
Occorre, secondo l’assessore all’Agricoltura del Piemonte, un atteggiamento di maggiore
responsabilità, tenendo conto che in tutti i prodotti c’è la qualità del paesaggio
L’assessore all’agricoltura Giorgio Ferrero è intervenuto in Consiglio regionale nel dibattito sul disegno di legge nazionale sul consumo di suolo.
“Il nostro paese presenta la zona più abusata di Europa: la pianura padana, in cui si registra il maggior consumo di suolo del vecchio continente”, ha spiegato Ferrero.
“In Piemonte è stata resa impermeabile una superficie quasi pari alla provincia di Alessandria con la costruzione di case, capannoni, strade, e altri manufatti”.
“Quando cementificando impermeabilizziamo il suolo lo facciamo per sempre, togliendolo anche alle future generazioni, nei cui confronti occorrerebbe un atteggiamento di maggior responsabilità. Mi riferisco in particolare a due aspetti: sul suolo cementificato l’acqua scorre veloce, provocando i disastri che tutti purtroppo conosciamo. Il terreno, inoltre non può svolgere la sua funzione di spugna, assorbendo e trattenendo l’acqua dolce per costituire la maggior riserva del pianeta del bene più prezioso”.
“C’è poi un aspetto economico, compresa la possibilità di svolgere l’attività agricola, in grado di alimentare un indotto dieci volte superiore al suo fatturato. Inoltre in tutti i prodotti che il Piemonte vende, dal turismo al vino, c’è la qualità del paesaggio. Un elemento imprescindibile per il nostro pil”.