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La vendemmia a Dronero raccontata dai bambini


Giornata dal fascino antico quella vissuta la settimana scorsa da una cinquantina di bambini dell’Istituto comprensivo di Dronero che hanno avuto l’occasione di vivere un’esperienza particolare: la vendemmia e la pigiatura dell’uva a piedi nudi.
Accolti da una splendida giornata autunnale gli alunni delle classi quinte della scuola primaria del plesso di piazza Marconi e della pluriclasse di quarta e quinta di Pratavecchia, verso le 10 hanno raggiunto l’area degli orti didattici e della vigna.
Dopo un momento ufficiale con i saluti del sindaco Livio Acchiardi e il canto “L’uva dronerina” accompagnati dalle loro insegnanti, dal vicesindaco Sandro Agnese e dai volontari dell’associazione Mastro Geppetto, hanno raggiunto i filari.

Seguendo le indicazioni impartite dal custode della vigna, Luciano Borra, hanno reciso i grappoli maturi deponendoli nelle cassette.
Abbondante il raccolto: circa 3 quintali.
Conclusa la fatica della raccolta, come vuole la tradizione contadina, i vendemmiatori e i loro aiutanti si sono riuniti per il pranzo di condivisione in una location eccezionale: la terrazza del teatro Iris affacciata sul torrente Maira e sui due ponti.
Ad attendere i commensali una lunga tavolata con prelibatezze sapientemente preparate dagli studenti dell’Istituto Alberghiero Virginio Donadio.
Riposati e rifocillati i vendemmiatori si sono quindi cimentati nell’attività sensorialmente più appagante ed emozionante della giornata: la pigiatura a piedi nudi. Al timore ed alla titubanza dei primi pigiatori sono subentrati l’entusiasmo e la frenesia di schiacciare quei grappoli succosi e l’allegria è regnata sovrana durante tutta l’attività.

Il mosto, comprensivo di raspi e vinaccioli, è quindi stato trasportato nella cantina dell’azienda Mauro vini dove proseguirà le fasi della vinificazione.
I ragazzini sono rientratati in classe animati da un entusiasmo particolare in quanto, come ha detto un’insegnante: “La scuola ha offerto loro un’esperienza unica e straordinaria”.

Spontanei ed originali i commenti dei bambini:
(Elisa): Era bellissimo pigiare i grappoli, sembrava un massaggio ortopedico sotto ai piedi.
(Isabella): Sembrava di camminare su una spugna bagnata.
(Arianna): Che bello raccogliere i grappoli maturi!
(Lorenzo): E’ stato bello assaggiare l’uva appena raccolta.
(Elisa e Giulia): Sembrava di stare sulle sabbie mobili
(Rachele): Bellissimo: una sensazione nuova, mai provata.
(Greta): Esperienza unica, stupenda e irripetibile.
(Achille): Ci siamo stupiti e divertiti
(Giulia): Abbiamo capito che per trasformare la materia prima non sono sempre necessarie le macchine: i nostri piedini hanno funzionato benissimo.
“Durante la pigiatura cantavamo perché la vendemmia è una cosa allegra”

Non poteva mancare la battuta del Pierino della situazione: ”Ieri abbiamo lavorato con i piedi oggi ci tocca tornare ad usare la testa!”
Queste impressioni, raccolte il giorno successivo, testimoniano il successo dell’iniziativa che, su consiglio di chi l’ha vissuta in prima persona, diventerà sicuramente un appuntamento fisso dell’autunno dronerese.