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La soia rende più del mais e conquista spazio coltivato


Grazie alle nuove regole del greening e al fatto che gli agricoltori giustamente stanno rivalutando la diversificazione e la rotazione colturale, la soia nel 2016 ha superato i 310 mila ettari di superficie coltivata.

Anche le superfici destinate alla moltiplicazione della soia sono aumentate: in 4 anni sono raddoppiate. L’Italia é leader in Europa per questo comparto secondo le statistiche ufficiali 2016 di Escaa (European Seed Certification Agencies Association).

Tuttavia è aumentata contemporaneamente anche l’auto-riproduzione di seme aziendale, pratica che preoccupa per le conseguenze fitosanitarie che l’uso di tale seme può determinare a discapito della redditività del raccolto e per le diverse forme di illegalità cui può dare origine se scambiato o posto in commercio.

Le motivazioni dell’interesse per la soia – spiega l’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare – sono da ricercarsi anche nei bassi prezzi internazionali del mais e nella migliore redditività della soia che, seppure con rese unitarie inferiori, garantisce in questa fase prezzi più favorevoli per gli agricoltori e minori costi di produzione.

E’ il Veneto, dove si concentra quasi la metà delle superfici nazionali, ma contributi arrivano anche da Friuli, Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte.

(Fonte: Cia Piemonte)