La sede dell’Associazione regionale degli allevatori piemontesi si trasferisce da Torino a Cuneo
L’Arap, associazione regionale degli allevatori piemontesi, taglia un altro importante traguardo sulla strada del riordino organizzativo avviato anni fa in ossequio alla spending review imposta dal Ministero delle politiche agricole. Per certi versi le decisioni assunte dall’assemblea degli allevatori rappresentano un punto d’arrivo e una premessa di ulteriore sviluppo per il futuro: la sede legale Arap viene spostata da Torino a Cuneo e il campo delle attività si espande in Liguria.
Nell’assise dei delegati convocata martedì 10 luglio a Madonna dell’Olmo, presenti tutte le componenti del sistema allevatoriale e il direttore dell’Aia (l’associazione nazionale) Roberto Maddé, i lavori hanno seguito un corso particolare, date le novità da portare in approvazione. Spiega il direttore Arap Tiziano Valperga: “L’assemblea è stata divisa in due parti: una ordinaria nella quale è stata presentata l’attività svolta nel 2017 e una straordinaria convocata per conseguire le modifiche statutarie necessarie al trasferimento della sede Arap da Torino a Cuneo e all’allargamento delle attività dell’associazione anche sul territorio ligure, oltre ad alcuni adeguamenti previsti dallo statuto Aia”.
E’ stato il presidente Arap Roberto Chialva, con un’ampia panoramica, a illustrare il bilancio di un’annata fondamentale per il Sistema Allevatori, segnata dal fattore climatico che con una battuta Chialva ha definito “volatile” come i mercati. “In contrapposizione a queste situazioni di criticità – ha sottolineato Chialva – rileviamo aspetti più confortanti, con riferimento soprattutto alla crescita dell’export dei nostri prodotti lattiero-caseari. Questo incremento finora non ha inciso in maniera significativa sul prezzo del latte alla stalla, che continua a subire oscillazioni preoccupanti. Credo comunque – ha aggiunto Chialva – che la crescente domanda della produzione lattiero-casearia italiana sul mercato estero e nazionale, congiuntamente all’introduzione della normativa che impone la tracciabilità e l’etichettatura dei prodotti, potrà favorire una maggiore competitività del latte e degli allevamenti italiani”.
In merito al settore carne, ricordando che in Piemonte il patrimonio zootecnico bovino è costituito al 95 per cento dagli allevamenti della razza Piemontese, la seconda razza bovina a livello nazionale dopo la Frisona, il 2017 attesta la Piemontese su un buon livello di competitività. Ha notato Chialva: “I buoni risultati sono stati raggiunti grazie all’intenso lavoro svolto nell’ambito della filiera, con il coinvolgimento costruttivo di tutta l’Arap, dell’Anaborapi, del Consorzio di tutela della razza Piemontese e delle cooperative di commercializzazione. Il livello potrà essere migliorato grazie al recente conseguimento dell’Igp Vitellone piemontese della coscia”.
Esaminata la situazione generale e l’andamento commerciale, l’assemblea ha poi dato spazio a relazioni tecniche di interesse. Alessandra Tropini, responsabile della qualificazione dei prodotti sul mercato attraverso protocolli di rintracciabilità e controllo qualità, ha reso conto dei passi avanti fatti sul fronte dei servizi resi agli allevatori. Daniele Giaccone, responsabile del laboratorio Arap che da inizio anno è stato unificato nella sede di Cuneo, ha illustrato lo spettro di un’attività altamente qualificata che garantisce ogni tipo di esame in tempi celeri per l’intero sistema regionale.
Prima di passare alle votazioni dell’assemblea straordinaria, il direttore dell’Aia Roberto Maddé ha voluto esprimere il suo apprezzamento alla platea dei delegati: “L’Arap si conferma associazione di vertice per l’integrazione fra sistemi nel rispetto dell’autonomia dei territori. L’allargamento delle attività a favore degli allevatori liguri rappresenta un ulteriore titolo di merito”.
Ha concluso il presidente Chialva: “Abbiamo le carte in regola per rispettare i parametri che ci eravamo prefissati. Il mantenimento dei tecnici-controllori in stalla, il trasferimento e il potenziamento del laboratorio Arap, l’attivazione di servizi di assistenza tecnica specialistica (dairy-self, masti-stop e dairy-money), il potenziamento dei servizi di controllo degli impianti di mungitura, il mantenimento degli uffici e dei recapiti su tutto il territorio piemontese, l’importante attività di ricerca applicata, credo siano una conferma concreta dell’attenzione che l’Arap riserva a tutto il comparto zootecnico regionale e alle sue esigenze”.
(Nella foto, da sinistra Roberto Maddè e Roberto Chialva)