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La patata tira, ma i consumi calano


Il Servizio economico regionale di Coldiretti commenta l’andamento del mercato pataticolo del 2013, evidenziando che l’annata trascorsa non dovrebbe essere considerata come riferimento per la pataticoltura italiana, e di riflesso per quella europea ma, al contrario, un’eccezione a partire dalle caratteristiche produttive del prodotto, decisamente sotto la media.
Nonostante le diminuzioni di produzione del Nord Europa, specialmente per quanto riguarda il bacino tedesco, insieme alle difficoltà di gestione colturale del prodotto per il bacino interno, per via delle avversità meteorologiche, il trend di mercato può comunque definirsi positivo. Quello che preoccupa maggiormente è piuttosto il dato negativo che giunge dal costante calo dei consumi di patate sul mercato interno e che trova le sue concause sia nella rigida situazione congiunturale, sia nell’andamento climatico.
Quotazioni di mercato: nella seduta della Borsa patate di Bologna del 30 gennaio, sono state illustrate le quantità in decumulo delle giacenze relative al contratto quadro regionale. Le giacenze rilevate sono al minimo storico per il tavolo del tavolo e sono di circa il 20% inferiori rispetto alla media. Ciò per via principalmente della qualità eccellente che ancora si trova nel prodotto stoccato.
Al termine della seduta di Borsa sono stati confermati i prezzi precedenti, quali riferimento per il prodotto confezionato, franco arrivo, sovra imballo incluso: Confezioni da 2 e da 2,5 Euro/kg 0,82; Confezioni da 1,5 Euro/kg da 0,85; Confezioni da 5 kg Euro/kg da 0,70.