La medaglia Cangrande a Domenico Clerico
La medaglia Cangrande, attribuita ogni anno ai benemeriti della vitivinicoltura, è stata conferita nel corso di Vinitaly 2013 a Domenico Clerico, vitivinicoltore di Monforte d’Alba, produttore di grandi cru di Barolo, espressione di quella “meglio gioventù” che negli anni ’70 del secolo scorso fece la scelta di vita del lavoro in agricoltura.
RABBIA E BUONA VOLONTA’. Clerico rappresenta la sintesi della piemontesità enologica. Contadino e figlio di contadini, ha prodotto, lavorando con grande caparbietà e intelligenza, grandi vini e li ha promossi nel mondo, contribuendo al rinascimento del vino piemontese e italiano.
Con molta fatica e, come dice lui stesso “con buona volontà e rabbia” è riuscito a costruire un’azienda che oggi è composta da circa 21 ettari di vigna per un totale di circa 110.000 bottiglie annue.
LA SFIDA VINCENTE. Nel periodo tra il 2005 ed il 2006 ha fortemente cercato un nuovo obiettivo che gli desse lo stimolo giusto e lo ha trovato in un altro Comune del Barolo importante e, per certe caratteristiche simile a Monforte, Serralunga, che gli ha consentito di realizzare un barolo dal nome curioso: Aeroplanservaj, il soprannome con cui il padre di Clerico chiamava Domenico, ovvero “un fanciullo, un ragazzo ed infine un uomo che vola con la fantasia sulle colline che lo circondano ed atterra, talvolta, per qualche secondo per far parte del mondo reale”.
Quando il destino gli ha strappato la figlia, le ha dedicato il suo più straordinario barolo, il “Per Cristina”.
A Domenico Clerico sono giunte per prime le felicitazioni del presidente della Cia Piemonte, Roberto Ercole.