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La Lombardia scommette sulla Razza Piemontese


“Un medico che sta rilanciando l’allevamento di Fassona in Brianza. Prima che sparisca del tutto la zootecnia in questa parte di Lombardia. Massimiliano Elli, medico ginecologo, sta rilanciando la vocazione agricola di un territorio che la stava gradualmente perdendo; questo imprenditore sta conducendo una attivita’ sperimentale molto importante, lanciando la genetica sulla razza piemontese da carne che trova in Lombardia uno dei punti di maggiore eccellenza, proprio grazie a questa impresa”.

Lo ha spiegato l’assessore regionale all’Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava, che in provincia di Como ha visitato l’azienda zootecnica di Massimiliano Elli, medico chirurgo con specializzazione in ginecologia, dal 1998 allevatore riconosciuto Anaborapi, Associazione degli allevatori della razza Bovina Piemontese.

OBIETTIVO, CERTIFICAZIONE

“Il mio obiettivo – ha spiegato Elli, che ha 75 animali nella stalla di Inverigo, di cui 50 vacche – e’ che la mia attivita’ venga certificata in Regione Lombardia come stalla riconosciuta a livello sperimentale per la valorizzazione, produzione e sperimentazione della razza bovina piemontese. Lo scopo e’ migliorare la qualita’ ostetrica dell’animale, riuscire a farne uno che produce piu’ carne, mangia di meno e ha meno difficolta’ di parto. Lavorare sulla genetica vuole dire anche migliorare una carne priva di colesterolo, grassi polinsaturi, quasi l’ideale per combattere le malattie cardiovascolari”.
“Questa tipologia di carne e’ indicata nelle diete di chi ha problemi di colesterolo, il suo contenuto e’ uguale a quello della carne bianca”.

NUOVI ORIZZONTI IMPRENDITORIALI

Dal punto di vista imprenditoriale, lo sbocco e’ prossimo.
“Vogliamo far conoscere a tutti – ha spiegato Elli – il mondo della razza piemontese e del consorzio di tutela, che dal 1975 lavora per promuovere una razza tutta italiana ritenuta la migliore al mondo, anche attraverso una struttura dedicata alla ristorazione con spaccio che sara’ realizzata ad Anzano del Parco”.

“Il Consorzio di tutela – ha aggiunto l’allevatore comasco – ha bisogno di far conoscere e diffondere un animale caratteristico soprattutto della zona di Cuneo e di altri territori attorno, ma e’ un animale il cui allevamento meriterebbe ben altra diffusione”.

IPPOTERAPIA A CANTU’

L’assessore Fava, accompagnato dal consigliere regionale Daniela Maroni, ha visitato quindi il centro ippico Santanaga onlus a Cantu’, dove sta partendo una sperimentazione, “avallata da Regione Lombardia – ha spiegato la stessa Maroni – con il benestare del governatore Roberto Maroni, per far capire come l’ippoterapia possa essere una cura sanitaria, e non solo sport. Abbiamo gia’ fatto incontri con il dottor Gutierrez di Ats Insubria e il direttore generale della Asst di Como ospedale Sant’Anna, e la dottoressa Daniele Citterio per portare avanti questa sperimentazione. Stiamo arrivando a ‘incanalare’ il progetto affinche’ cammini sulle proprie gambe e a giugno le prime persone inizieranno ad avere questo tipo di terapia. La proprietaria del centro ippico, Nadia Tagliabue, sta gia’ realizzando interventi attraverso alcune associazioni onlus, a un costo veramente ridotto per ogni ora, proprio per aiutare le persone piu’ fragili ad avere benefici concreti da questa terapia”.