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La Cia zonale di Cuneo elegge Marco Bellone


Il 26 novembre, alla presenza del presidente e del direttore della CIA provinciale, Roberto Damonte ed Igor Varrone, si è riunita l’assemblea degli iscritti della Cia zonale di Cuneo, per eleggere il direttivo dell’ufficio di zona nell’ambito del “percorso” delle assemblee elettive che porteranno alla elezione degli organismi dirigenti provinciali del 17 dicembre al Castello d’Acaja di Fossano. L’assemblea, dopo l’illustrazione della nuova normativa Pac 2014-20120 a cura del responsabile tecnico provinciale Silvio Chionetti, ha analizzato e discusso il documento programmatico che funge da piattaforma per il prossimo congresso regionale e nazionale nonché le modifiche statutarie proposte.
Al termine si è proceduto alla nomina dei delegati all’assise provinciale ed all’elezione del direttivo e del presidente zonale. Quest’ultimo è stato individuato nell’imprenditore agricolo Marco Bellone con approvazione all’unanimità.
Il neo presidente, cinquantenne, conduce una azienda agricola nel Comune di Boves specializzata nella castanicoltura e nella coltivazione di fragole, mirtilli e fagioli.
Abbiamo incontrato il neopresidente al termine dell’assemblea per una sua prima valutazione della situazione del comparto nel territorio di cui ha la responsabilità ed a cui fanno capo una cinquantina di Comuni.
“L’agricoltura della zona di Cuneo – ha rilevato Marco Bellone – è molto variegata e passa con estrema disinvoltura da aziende ad elevata specializzazione ad imprese con forte caratterizzazione part-time, un comparto, quello agricolo, che sta conoscendo, da tempo, una drastica riduzione numerica, in particolare nelle aree montane. E’ chiaro che per rovesciare questa tendenza proporremo alle istituzioni politiche a tutti i livelli, con particolare riferimento a quelle regionali, provinciali e comunali, di dar vita a linee di intervento che affrontino i temi più pressanti, che a mio modo di vedere, si possono riassumere in una forte politica tesa a valorizzare la qualità dei prodotti, le denominazioni di origine, la creazione di marchi territoriali in una azione sinergica con gli altri settori (riferimento al turismo, all’artigianato, ecc..); l’individuazione di progettualità di interventi nell’ambito delle opportunità europee, nazionali e regionali che interpretino la necessità delle imprese. Più in generale, occorrono anche semplificazione burocratica, servizi di informazione efficaci, accesso a nuove tecnologie (informatica, ecc..) e certificazione. La fruizione del territorio agricolo, l’ospitalità, la didattica, i servizi in convenzione con la pubblica amministrazione possono dare un elemento di concretezza sia per frenare l’esodo che per sostenere le nuove aziende di giovani che hanno scelto l’impegno di vita in agricoltura».
In riferimento a quanto è avvenuto recentemente in Sardegna, il neopresidente della Cia zonale di Cuneo, ha espresso la più totale solidarietà alle famiglie colpite dal disastro auspicando rapidi sostegni concreti che consentano di risollevare al più presto quelle aziende oggi in ginocchio.
“Come Cia della zona di Cuneo – ha rimarcato Bellone – vogliamo mettere l’accento sull’importanza della tutela del territorio. La Cia si è sempre spesa per limitare il consumo di suolo, con azioni e proposte, sia rispetto alla programmazione dello sviluppo urbanistico, sia nel merito nello sviluppo infrastrutturale. Un atteggiamento mai preconcetto ma altrettanto fermo nel condannare sprechi e vere e proprie ferite a quello che è rimasto del nostro territorio. Ci faremo parte attiva per rinnovare alla Provincia ed ai Comuni della zona una maggiore attenzione e controllo nell’esecuzione di nuove urbanizzazioni e opere ed una maggiore azione rivolta al recupero dell’esistente prima di consumare ulteriore territorio. Ciò anche in relazione alla sicurezza idraulica sempre più fattore di rischio e molto spesso collegata ad una cementificazione diffusa, quasi mai bilanciata da opere di bonifica adeguate».

(nella foto: Marco Bellone)