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Iva agevolata per i tartufi?


“Dobbiamo entrare nell’ottica di diffondere la cultura del tartufo scardinandola dalla logica élitaria”, così la consigliera Gruppo Misto – Popolari per l’Italia Maria Teresa Baldini, dopo aver protocollato presso gli uffici del consiglio regionale della Lombardia una mozione per richiedere alla Giunta di avviare un percorso che porti la richiesta di trattamenti fiscali agevolati per il prodotto a livello nazionale. La proposta di Baldini ha già trovato una ‘larga intesa’ con le firme all’atto apposte da esponenti bipartisan (Gruppo Maroni, Lega Nord, NCD e PD).
“Il concetto base – spiega la consigliera – è che il tartufo è un prodotto che nasce dalla terra, ma non è fiscalmente parificato agli altri prodotti agricoli: come sappiamo la tassazione IVA è infatti del 22% anziché del 4%, chiaramente questo incide sul prezzo di vendita al pubblico. Un esempio di un modello ideale a livello fiscale, è rappresentato dal trattamento rivolto alle colture dei funghi porcini, gli ovuli e le spugnole il ricavato della vendita dei quali viene inserito nel reddito agricolo, nonostante siano considerati prodotti di lusso”.
La mozione pone l’accento anche su temi ambientali e turistici: aiutare il diffondersi della tartuficoltura seguirebbe la strada del greening promossa dal PAC 2014/2020, il tartufo per nascere non ha bisogno di input umani bensì solo di ambienti puliti: “Questo vuole dire – spiega Baldini che è anche membro del direttivo nazionale di Fare Ambiente – che se si favorissero gli agricoltori a utilizzare la parte dei propri terreni non coltivati in maniera tradizionale verso la realizzazione di tartufaie si favorirebbe in aggiunta lo sviluppo di un paesaggio caratterizzato da una biodiversità maggiore con un minor impatto ambientale e falde acquifere più sane”.
Sul fronte turistico si andrebbero invece a favorire i territori agricoli dove è forte la tradizione del tartufo in zone come il mantovano e la bergamesca che andrebbero ad attrarre visitatori alla ricerca di itinerari enogastronomici, naturalistici e culturali.