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Indennità compensativa Piemonte, maggiori risorse a tutte le aziende agricole montane richiedenti


In Piemonte, il Psr riveste un ruolo di notevole importanza per le aziende agricole, in quanto, complice la conformazione fisica del territorio, con ampi spazi montani e buona vocazione per il comparto frutticolo, eroga contributi a molte realtà imprenditoriali.

Fra le tante operazioni del Psr, troviamo la cosiddetta Misura 13, meglio nota come Indennità Compensativa. Si tratta di una forma di erogazione di contributi alle aziende agricole operanti in zona montana finalizzata a compensare i maggiori costi e le difficoltà ulteriori che esse si trovano ad affrontare. La motivazione di tali contributi è che le aziende agricole operanti in territorio svantaggiato, tendenzialmente, si ritrovano a dover affrontare difficoltà e costi maggiori di quelle in pianura.

La domanda di contributo relativa all’Indennità Compensativa è una domanda di impegno annuale che premia le aziende in base alle coltivazioni ed alla loro localizzazione in zona montana. Anche per il 2018, dunque, il bando è stato oggetto di numerose domande.

In fase iniziale, l’amministrazione aveva reso disponibili, complessivamente, 12 milioni di euro a livello piemontese per la campagna 2018. Con la recente Dgr in oggetto, però, assistiamo ad un’integrazione delle risorse disponibili, integrazione quantificabile in 3 milioni di euro. Grazie a tale provvedimento, dunque, il plafond disponibile aumenta e raggiunge quota 15 milioni di euro.

Grazie a tale incremento di risorse disponibili, le aziende agricole potranno avere dei benefici, fermo restando che il bando, come anche ribadito dalla Dgr in questione, si propone di erogare il premio a tutte le aziende richiedenti e in regola con i requisiti necessari, andando ad effettuare eventualmente una riduzione del premio finale di ciascuna domanda, qualora necessario per mancanza di risorse sufficienti a corrispondere il 100% di tutti i premi.

 

Angelo Pasero, Agrieuro (Savigliano)