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Incontro su Iva e export lunedì 8 luglio a Cuneo


L’origine dei prodotti: un dato dai risvolti sempre più articolati, legato al fatto che essi sono sempre più spesso il risultato di lavorazioni e assemblaggio di parti e componenti provenienti da Paesi diversi.
In questo contesto il tema assume un significato particolare, non soltanto per la rilevanza che ha in ambito doganale, ma anche in altri campi quali ad esempio il “made in” e quindi la tutela dei consumatori. Le imprese sono chiamate ad approfondire la questione, perché le regole sono numerose e il rischio concreto è di avere complicazioni “non prevedibili” nelle operazioni di import/export.
È partito da questi presupposti il seminario organizzato dall’ente camerale cuneese in collaborazione con il CEIP (Centro Estero per l’internazionalizzazione del Piemonte) allo scopo di presentare una lettura critica della normativa di riferimento attraverso l’analisi e la discussione di casi pratici.
Numerosi i quesiti che i presenti, assai numerosi, hanno posto ai relatori.
Le regole dell’origine, infatti, non sono di facile interpretazione, anche a causa della loro diversa provenienza normativa (internazionale, comunitaria e/o nazionale).
Di qui l’interesse per la relazione di Giovanni Battista Mellano che ha evidenziato il principio base della materia: una merce fabbricata nella nazione “A” non cambia origine attraversando la nazione “B”, neppure quando in quest’ultima vengono espletate operazioni doganali di importazione e liquidate le relative imposte. I requisiti da soddisfare per ottenere l’origine preferenziale variano, invece, sia in funzione delle singole voci doganali dei prodotti sia in funzione dei singoli accordi siglati dall’Unione Europea con i vari stati esteri.
Dei controlli che i funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli effettuano periodicamente e del relativo sistema sanzionatorio ha trattato Daniela Dispenza, ricordando che, in materia, gli uffici preposti offrono servizi di assistenza per le imprese che collaborano con l’estero.
“L’export – sostiene il presidente camerale Ferruccio Dardanello – rappresenta un canale importantissimo di collocazione del prodotto e, in questo periodo di crisi soprattutto, costituisce una risorsa irrinunciabile e una opportunità per superare le secche della crisi. Comprensibile, dunque, l’attenzione per le procedure e le problematiche del settore, fonte di speranza e fattore determinante per molti bilanci aziendali”.
Sempre sul tema dell’internazionalizzazione la Camera di commercio unitamente al CEIP organizza un altro seminario dedicato alle novità in materia di IVA nelle operazioni internazionali, a seguito del recente recepimento della Direttiva 2010/45/UE. L’incontro, calendarizzato per lunedì 8 luglio dalle 9.30 alle 12.30 presso la sede camerale di Alba. Sarà proposta un’analisi dettagliata delle principali modifiche alla precedente normativa attraverso l’illustrazione di esempi pratici.
Maggiori informazioni alla pagina http://www.cn.camcom.gov.it/Tool/Agenda/Single/view_html?id_appointment=568
Si ricorda inoltre lo Sportello per l’internazionalizzazione WORLDPASS, che offre alle imprese servizi di primo orientamento, informazione e assistenza sui temi legati al commercio estero sia per le imprese che hanno già intrapreso rapporti commerciali con altri Paesi sia quelle intenzionate a farlo. Attraverso la piattaforma web www.worldpass.camcom.it si può contare sul supporto del personale camerale e su un pool di oltre trenta esperti che rispondono in tempo reale alle domande dell’utenza.
Per informazioni contattare l’Ufficio Promozione
Telefono 0171/318758–746-756