Incentivi fotovoltaico il ricorso va avanti
Si è tenuta giovedì 18 dicembre, presso il Tar del Lazio, la Camera di consiglio per la discussione del primo ricorso contro il decreto
“spalma incentivi”, nell’ambito dell’azione legale di Confagricoltura volta a impugnare le disposizioni introdotte dall’art. 26 del
decreto legge 91/2014, relative alla riduzione delle tariffe incentivanti degli impianti fotovoltaici di potenza superiore a 200 KW.
Il Collegio ha rinviato all’udienza del 19 marzo 2015 la decisione in ordine al merito del ricorso, con particolare riguardo anche ai
profili di illegittimità costituzionale della norma e di contrasto con la disciplina comunitaria, per l’eventuale rinvio degli atti alla Corte costituzionale e/o alla Corte di giustizia dell’Unione europea. Le azioni giudiziarie, alle quali hanno aderito più di 350 imprese
agricole associate a Confagricoltura, sono dirette a contestare la costituzionalità della norma di legge e quindi ad ottenerne
l’abrogazione.
La rimodulazione degli incentivi prevista dal decreto legge 91/2014 destabilizza profondamente il settore dal punto di vista economico e ha fatto venir meno la certezza del diritto, dal momento che il provvedimento, agendo retroattivamente, incide pesantemente su tutte le convenzioni siglate tra i produttori e il GSE.
Confagricoltura evidenzia che sono migliaia le imprese agricole
cui si applicherà, a partire dal 1° gennaio 2015, la riduzione degli incentivi. Infatti, nel settore agricolo sono stati installati più di
1.500 MW, calcolando i soli impianti di potenza superiore a 200 KW, con circa 9 miliardi di investimenti.