In Piemonte torna il tempo delle zucche
un prodotto dall’alto valore nutritivo e dietetico, oltre che molto valido sul piano
gastronomico. Sulla zucca si può puntare per creare una filiera di qualità, sono però
necessarie imprese per la trasformazione, in modo da renderla ancora più fruibile
L’estate è appena finita e con l’autunno ecco arrivare la zucca con le sue 500 varietà e con le sue fiere, una quindicina in tutto, sparse in tutto il Piemonte e concentrate in massima parte nelle prossime settimane.
Domani comincia Piea, nell’astigiano, il 29 tocca a Piozzo, nel cuneese, il 30 apre la sua sagra la alessandrina Castellano Bormida, e via via le altre.
La zucca e le sue sagre sono state presentate oggi a Pollenzo dall’assessore regionale all’agricoltura Giorgio Ferrero e dai sindaci delle tre principali mostre.
“Un ortaggio molto moderno la zucca – ha spiegato Ferrero -; una coltivazione pulita, con poche esigenze idriche, un prodotto dall’alto valore nutritivo e dietetico, oltre che molto valido sul piano gastronomico. Sulla zucca si può puntare per creare una filiera di qualità, sono però necessarie imprese per la trasformazione, in modo da renderla ancora più fruibile”.
Le qualità della zucca sono state elencate dal nutrizionista dell’Università di scienze gastronomiche di Pollenzo Michele Sozio: “Un alimento di grande valore per l’alto apporto di fibre unito all’acqua e agli zuccheri che fornisce, ma soprattutto per gli antiossidanti, in particolare caroteinidi, che contiene in alte percentuali”.
Per il consigliere regionale Domenico Ravetti, che è stato sindaco di Castellazzo Bormida, sulla zucca occorre individuare obbiettivi comuni anche nel medio periodo: “Fare della zucca la protagonista di una fiera significa riconoscere l’importanza di una storia, di un legame con il territorio, che non si può dimenticare e occorre valorizzare”.
Gianfranco Ferraris, sindaco di Castellazzo Bormida, ha ricordato che “la nostra fiera giunge alla sua 26 esima edizione, in un territorio che produce 5 mila quintali di zucche su 50 ettari di superficie coltivata. In fiera proponiamo menù molto vari, con la zucca protagonista delle diverse portate”.
Un po’ lo stesso succede a Piea, con la sindaca Sara Rabellino che ha sottolineato l’eccezionalità della zucca, “utilizzata non solo come alimento, ma anche in cosmetica. Creare una rete intorno a questo ortaggio è una occasione importante”.
A Piozzo la fiera della zucca richiama circa 30 mila visitatori; il sindaco Adriano Bottero ha raccontato di come siano “oltre 500 le varietà esposte su carretti e bancarelle, coltivate nel territorio di Piozzo dopo una ricerca di semi in tutto il mondo che dura molti mesi”.
Ad allietare l’incontro, l’esibizione della banda del Cusi, di Serravalle d’Asti. Una formazione che dal 1936 si esibisce suonando strumenti autoprodotti con le zucche.