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In Piemonte, l’assessorato comanderà gli ispettori


“E’ una legge di grande portata, composta di 163 articoli, che interviene in molti ambiti della legislazione regionale, per aggiornarla a nuove normative nazionali, per correggere le difficoltà emerse nella sua applicazione o per fare fronte a regimi transitori che impongono di essere normati. E’ anche il segno dell’attenzione che la Giunta regionale dà alla modernizzazione e all’efficacia della legislazione regionale”.

Così il vicepresidente Aldo Reschigna commenta l’approvazione del cosiddetto omnibus, che dopo molte sedute è stato varato oggi dal Consiglio regionale. L’omnibus interviene in numerosi campi. Nel commercio, ad esempio, oltre all’adeguamento a principi normative direttive nazionali, viene introdotta la possibilità per alcuni soggetti, in particolare hobbisti, di esporre nelle vendite occasionali su area pubblica, i cosiddetti mercatini, fino a 24 volte in un anno sul territorio piemontese, in deroga alle norme vigenti.

L’omnibus si occupa anche delle persone svantaggiate, imponendo che il 5% dell’importo complessivo annuo per gli affidamenti a terzi da parte della Regione venga riservato a operatori economici che occupano personale disabile o svantaggiato.

Nel turismo, viene data la possibilità ai comuni montani di riclassificare come posti tappa o strutture ricettive per il turismo slow vecchie baite ed edifici.

Novità anche in urbanistica, dove in seguito alla cosiddetta legge Franceschini, che stanzia 30 milioni a livello nazionale in tre anni (raddoppiati nel successivo biennio) per la realizzazione di sale cinematografiche su edifici già esistenti nelle periferie, è prevista l’autorizzazione anche in deroga ai vincoli urbanistici, in modo da permettere agli imprenditori interessati di partecipare al bando nazionale.

Viene allargata all’intero settore agroalimentare, e non solo a quello vinicolo, la possibilità di controlli da parte degli ispettori dell’assessorato all’agricoltura. Per quanto riguarda la caccia, viene posto il limite del 5% di ammissione dei cacciatori provenienti da fuori regione per ogni ambito di caccia, elevabile al 10% in pianura.

Infine, per quanto riguarda le cave, l’omnibus interviene per colmare il vuoto venutosi a creare dopo l’approvazione della legge regionale sull’attività estrattiva, in attesa che venga definito il piano regionale. Il rischio di bloccare l’attività autorizzativa, con evidenti riscontri negativi in quel comparto economico, viene superato da un regime transitorio delle autorizzazioni.