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Imu agricola, sindacati pronti alla mobilitazione


Il Consiglio dei ministri ha deciso di rinviare a martedì prossimo il varo del decreto per l’abolizione della seconda rata dell’Imu. Secondo alcune fonti lo slittamento sarebbe dovuto e alla richiesta del ministro dell’Agricoltura e al nodo relativo alla cancellazione della seconda rata dell’Imu sui terreni agricoli.
“L’Imu sui fabbricati rurali e sui terreni agricoli è assolutamente ingiusta – ha denunciato il vice presidente della Cia Lodovico Actis Perinetto – perchè grava su beni strumentali all’esercizio dell’attività produttiva ed accresce in maniera sproporzionata i costi di produzione delle imprese agricole”.
“La reintroduzione della seconda rata dell’Imu agricola sarebbe una beffa assolutamente inaccettabile – ha proseguito Actis Perinetto – .Tra promesse e smentite la storia di questa imposta va ormai avanti da mesi. Il clima di incertezza ha impedito agli agricoltori di programmare, fare investimenti, prendere decisioni. La seconda rata da pagare sarebbe il colpo finale! La Cia del Piemonte, se il Governo non abolirà l’Imu agricola, è pronta alla mobilitazione”.
“Nel 2012 Il gettito dell’Imu sui terreni agricoli e sui fabbricati rurali – ha ricordato Actis Perinetto – aveva superato ampiamente la soglia concordata con il governo. Gli agricoltori avevano pagato circa 327 milioni di euro in più rispetto al gettito Ici e Irpef 2011 (264 in più per i terreni agricoli, 63 in più per i fabbricati rurali), contro un aumento massimo concordato con l’esecutivo di 210 milioni di euro, ma il Governo non solo non ha applicato la “clausola di salvaguardia”, prevista dalla legge, che imponeva di restituire agli agricoltori i soldi pagati in più, ma ora si accanisce nuovamente sul settore agricolo ripristinando un’imposta che va a colpire beni indispensabili all’attività d’impresa”

DIETROFRONT INACCETTABILE
Uno slittamento necessario per evitare un inaccettabile dietrofront nei confronti degli impegni assunti per abolire l’Imu sui terreni e i fabbricati strumentali all’attività agricola.
E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare positivamente la decisione di slittare il varo del decreto per l’abolizione della seconda rata dell’Imu su proposta del ministro delle Politiche Agricole Nunzia De Girolamo.
Le imprese – sottolinea la Coldiretti – hanno bisogno di certezze e stabilità e non certo di una tassa ingiusta che colpisce i fattori di produzione. Si tratta – conclude la Coldiretti – di non mettere in crisi un intero sistema produttivo e la credibilità delle Istituzioni nei confronti delle imprese costrette ad affrontare la già difficile situazione economica”.