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Imu, abbiamo pagato troppo restituiteci il “mal tolto”


Tra proposte shock ed annunci di rimodulazione, l’Imu è diventato l’argomento principe in questa campagna elettorale. Tutti fanno promesse per il futuro, ma nessuno si ricorda che una promessa è già stata fatta e non è stata mantenuta.
Al Tavolo tecnico sull’Imu, come osserva il direttore della Cia Piemonte, Marzia Serasso, il Governo si era assunto il lodevole impegno di provvedere a un’eventuale revisione delle aliquote relative ai fabbricati rurali strumentali e ai terreni agricoli (ad opera di un Decreto del presidente del Consiglio da emanarsi entro il 10 dicembre 2012). E questo “sulla base dell’andamento del gettito Imu derivante dal pagamento della prima rata Imu e sulla base delle risultanze dell’accatastamento” in modo da garantire che il gettito complessivo non superasse l’ammontare previsto per l’anno 2012 dal Ministero dell’economia per i fabbricati rurali ad uso strumentale e per i terreni.
Erano previsti poco più di 400 milioni, invece sembra che nelle casse dello Stato siano entrati circa 600 milioni dall’Imu sui terreni agricoli e circa 65 milioni dall’Imu sui fabbricati rurali ad uso strumentale.
In attesa della diffusione dei dati ufficiali sul gettito definitivo del tributo, la Cia – Confederazione Italiana Agricoltori, unitamente alla Confagricoltura, ha richiamato il Governo al rispetto degli impegni presi ed hanno dichiarato di essere pronte, oltre ad iniziative di carattere sindacale, anche ad azioni legali.

(nella foto: Marzia Serasso)