Imprese giovanili in crescita nella Granda
Sono 6.644 le imprese giovanili registrate in provincia di Cuneo al 31 dicembre 2015, il 9,5% delle aziende con sede legale sul territorio provinciale. Nel 27,8% dei casi sono guidate da giovani imprenditrici e il 16,6% è amministrato da imprenditori di nazionalità straniera.
In base ai dati del Registro imprese della Camera di commercio di Cuneo, nel 2015 gli under 35 hanno avviato 1.161 attività imprenditoriali, mentre sono state 554 le aziende guidate da giovani imprenditori che hanno cessato la propria attività. Il saldo tra i due flussi è risultato, dunque, positivo per 607 unità.
Senza l’apporto dei giovani imprenditori, lo stock complessivo delle imprese cuneesi avrebbe fatto registrare una perdita di 736 unità (a fronte delle 129 unità effettivamente perdute).
L’importanza rivestita dalla componente giovanile nel sistema imprenditoriale cuneese (9,5%) è di poco inferiore rispetto a quanto si rileva a livello complessivo regionale (9,8%), mentre in Italia le imprese guidate da under 35 rappresentano il 10,3% del totale.
“I giovani rappresentano una risorsa per il nostro territorio e il loro dinamismo imprenditoriale ne è la conferma, con le 1.161 nuove imprese avviate da under 35 nel 2015 e la significativa presenza di imprenditrici tra i giovani, di poco inferiori al 28% – commenta il presidente Ferruccio Dardanello -. A loro guardano i progetti avviati dalla nostra Camera di commercio, dalle iniziative per avvicinare gli studenti al mondo delle imprese, con i progetti di alternanza scuola-lavoro, all’organizzazione di percorsi più strutturati per aiutarli a dare concretezza alle idee e accompagnarli nella fase di start up, sino ai bandi approvati in collaborazione con i Confidi per assicurare il necessario sostegno finanziario all’avvio dell’impresa. Ambiti e numeri come questi testimoniano quanto strategico e sinergico allo sviluppo delle economie sia l’operato degli enti camerali, che la riforma in atto sembra voler ridimensionare”.
Circa un quarto delle imprese giovanili svolge la propria attività nel comparto degli altri servizi, il 20,6% è dedito ad attività commerciali, mentre il 19,9% delle iniziative imprenditoriali guidate da under 35 opera nelle costruzioni. La distribuzione settoriale delle aziende giovanili differisce, dunque, notevolmente da quella rilevata per il sistema imprenditoriale cuneese valutato nel suo complesso, che vede nell’agricoltura il principale settore di attività.
La componente giovanile dell’imprenditoria cuneese evidenzia, inoltre, una struttura organizzativa differente rispetto al sistema imprenditoriale considerato nel suo insieme. L’81,2% delle imprese amministrate da giovani imprenditori è una ditta individuale, quota che si ferma al 64,5% per il tessuto produttivo complessivo.
Minore è, per contro, l’incidenza delle restanti forme giuridiche: solo l’11,6% delle aziende giovanili si struttura come società di persone (a fronte del 22,6% del totale delle imprese), il 6,1% è una società di capitale e l’1,1% assume una forma giuridica diversa dalle precedenti.