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Il vigneto biologico in Italia è cresciuto del 23,8 per cento in un anno


Il vigneto biologico italiano nel 2016 ha toccato i 103.545 ettari, in crescita del 23,8% sul 2015, per un’incidenza sul totale vigneto italiano del 15,7%. 65.000 sono gli ettari effettivamente produttivi, mentre i restanti 38.000 sono ancora in conversione, come ricordano le elaborazioni del Corriere Vinicolo – Uiv su dati Sinab e Agea.

Nel 2014 la superficie vitata italiana “bio” era di 47 mila ettari, a cui si dovevano aggiungere 25 mila ettari in fase di conversione, per un totale di 72.361 ettari.

Il grosso del vigneto biologico si trova in Sicilia (39.000 ettari, il 38% del totale), seguita da Puglia (15%) e Toscana (12%), mentre la regione con la maggiore incidenza di biologico sul totale a vite è la Calabria, con il 40% (4.200 ettari), seguita a brevissima distanza dalla Sicilia (il 39% sul totale).

Al Nord le regioni con la minore incidenza: Liguria (2%), Friuli (4%), Valle d’Aosta e Veneto (5%). Tra le regioni in cui il vigneto è cresciuto di più nell’ultimo anno, in testa c’è la piccola Basilicata, che ha visto raddoppiare la propria superficie, superando i 1.000 ettari. Poi Campania (+76%), Sardegna (+62%) e Puglia (+47%). In coda, ancora la Valle d’Aosta e, un po’ a sorpresa, l’Umbria, unica regione che ha visto le superfici bio addirittura calare, e anche in modo significativo (-15%).

 

(Fonte: Cia Piemonte)