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Il valore del latte continua a scendere


Settore lattiero-caseario: l’inversione di tendenza che a giugno ha interessato i prezzi delle commodity, non è stata sufficiente a far riprendere un andamento positivo al valore indicizzato al litro del latte, che è sceso ancora del 2,5%.
Il valore indicizzato del litro latte continua a scendere: si registra una diminuzione del 2,5%, dovuta all’incertezza del mercato dei prodotti caseari nazionali, a cui si è aggiunta una significativa riduzione di tutte le voci sui costi di produzione. Il prezzo calcolato è sceso ad oltre il 16% sotto quello di giugno 2013. La situazione in cui la componente esterna dell’indice mostra una tendenza positiva, che in parte bilancia l’andamento negativo delle altre due, è abbastanza tipica di questo periodo dell’anno: nel 2013 si era verificata a luglio, quando una variazione positiva del sotto-paniere continentale analoga a quella dello scorso giugno aveva consentito di contenere il calo dell’indice, fissatosi a -3,1%, e a giugno 2012, con un -1,5% complessivo ma un +1,9% dell’elemento europeo.
Dal lato dei derivati del latte di origine nazionale, il quadro non è molto diverso da quello del mese precedente, con una perdita nel listino del Parmigiano Reggiano, che si è un po’ accentuata arrivando a -30 centesimi per kg, un calo più modesto del Grana Padano, limitato a 8 centesimi di euro per kg, e la stabilità degli altri indicatori. Nella componente relativa ai costi di produzione del latte, il singolo elemento che maggiormente incide è l’orzo.
In misura più o meno consistente, peraltro, tutti gli indicatori di costo volgono al ribasso. Di conseguenza, nel mese di giugno, il prezzo del latte indicizzato è pari a 40.02 cent /litro, iva esclusa.

(Fonte: Coldiretti Piemonte)