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Il tavolo del Moscato di Cia Piemonte chiede l’apertura del confronto con il Consorzio dell’Asti


Le modifiche alla Pac approvate nel regolamento Omnibus hanno aperto la strada a “un riequilibrio sostanziale di forze all’interno della catena alimentare dell’Ue”. Gli agricoltori, infatti, potranno richiedere contratti scritti, che indichino in modo chiaro i prezzi e i volumi. Potranno anche unire le forze per vendere i loro prodotti collettivamente, definire le quantità e gli standard di qualità all’interno delle Op, in modo da agire come veri entità economiche uniche, allo stesso modo degli altri attori della catena (trasformatori e distributori.

Per approfondire la materia, che interessa anche il mondo del Moscato, il 30 gennaio scorso si sono incontrati a Castelnuovo Calcea, presso la nuova sede zonale della Cia di Asti, i responsabili del comparto delle Cia provinciali di Asti, Alessandria e Cuneo.

Ha aperto i lavori dell’incontro, avente come tema “Il superamento della paritetica del Moscato e la gestione del prodotto attraverso le OP”, il coordinatore del “Tavolo del Moscato” della Cia Piemonte e vice presidente regionale Gabriele Carenini.

Domenico Mastrogiovanni, del Dipartimento economico della Confederazione, ha poi svolto la relazione introduttiva, alla quale è seguito un ampio dibattito.

“L’incontro – commenta Gabriele Carenini – è stata anche l’occasione per dibattere sullo stato del comparto del Moscato.  Dal dibattito è emersa la volontà dei partecipanti di aprire un confronto con il Consorzio dell’Asti. La Cia del Piemonte, con il suo Tavolo del Moscato, è ormai un interlocutore ineludibile per tutti gli Organismi e le Istituzioni che governano il comparto”.