Sezioni


Il Tar del Piemonte sospende la caccia!


Come un fulmine a ciel sereno, nel pomeriggio di venerdì 13 settembre è arrivata la notizia che il Tar del Piemonte ha “impallinato” la caccia.
Accogliendo i rilievi presentati da Pro Natura e Lega per l’abolizione della caccia, il Tribunale amministrativo regionale ha disposto la sospensione dell’attività venatoria in tutta la regione, compresi i provvedimenti riguardanti la caccia di selezione agli ungulati, la caccia della tipica fauna alpina, i criteri di ammissione dei cacciatori, i periodi di prelievo alle specie migratrici.
L’apertura generale del 29 settembre è stata cancellata.
Le prime reazioni dei cacciatori sono di incredulità e rabbia, mentre gli ambientalisti plaudono ai giudici che hanno accolto il loro ricorso sull’abrogazione della legge regionale disposta l’anno scorso dalla stessa Regione per, di fatto, far saltare il referendum sulla caccia.
Le opposizioni in Regione chiedono il “licenziamento” dell’assessore Claudio Sacchetto, il cui ufficio stampa ha diffuso un laconico comunicato di presa d’atto della decisione del Tar, aggiungendo che “pur ritenendo di aver agito correttamente in merito alla valutazione d’incidenza sul calendario venatorio, si provvederà già nel corso della prossima seduta di Giunta Regionale a recepire i rilievi dal TAR e ad adottare gli atti amministrativi necessari per accogliere le istanze evidenziate”.