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Il sogno di Marco e Aldo lavorare in campagna!


Il riparatore di biciclette, il “ciclista” per i piemontesi, non è più, lo rilevano le statistiche, un mestiere destinato a sparire: la bici è tornata di moda, complice certo anche il caro benzina ma sarebbe sbagliato non leggere in questo ritorno un fenomeno positivo, meno inquinamento e più salute, minore traffico e maggiore quiete cittadina, libertà, riscoperta del bello e dell’essenziale. Di conseguenza i clienti non mancano e riparare bici è un lavoro che dà da vivere.
Marco ed Aldo, entrambi da poco cinquantenni, sposati, con figli, questo mestiere lo fanno, a Cuneo, in società, da tanti anni ma ora, pur non essendoci nessuna crisi nel settore, hanno deciso di ribaltarsi la vita e provare a fare altro, di seguire la passione che parte da lontano, a realizzare un sogno: lavorare in campagna. Marco, in particolare, le mani nel settore le ha mantenute in contemporanea all’attività di “ciclista”, continuando a fare il casaro nel piccolo laboratorio artigianale di famiglia alla periferia del capoluogo, dove ci sono le attrezzature per ottenere le perfette condizioni di trasformazione del latte, maturazione e mantenimento dei piccoli gioielli caseari che la sorella vende nella latteria di Borgo Gesso.
Già, perché proprio di produzioni di eccellenza si tratta: tomini, nostrali, crescenze, mozzarelle ed altri formaggi di un sapore antico, di una intensità e dolcezza che ti restano impressi a lungo. Per Marco questo è il miglior complimento, conscio di aver da tempo conquistato, con le pur piccole quantità, il palato di tanti amici, conoscenti, clienti e di aver trasmesso anche ad Aldo la giusta filosofia per cambiar lavoro e metter su un’azienda agricola, decisione accolta immediatamente tanto che è proprio quest’ultimo che oggi già riveste la qualifica di agricoltore in attesa della persona che vorrà rilevare l’attività di ciclista.
“Abbiamo in dotazione a Bombonina – informa Aldo – alcune giornate di terreno ed una stalla, in cui abbiamo già sistemato una decina dei 30 capi bovini (tutti di razza Simmental che, con una media 3,37% di proteine e 3,89% di grasso dimostrano eccezionali attitudini casearie) e dei 20 caprini Saanen, che rappresentano l’obiettivo zootecnico finale dell’azienda che abbiamo denominato “Il sogno”. Perché di sogno si tratta: in primo luogo, della traduzione pratica di un’aspirazione ed, in secondo luogo, della volontà di attingere a tante energie che vanno certamente oltre la parte razionale del nostro essere. Stiamo realizzando, infatti, con molto lavoro, tanta passione e non poco sforzo economico, un’azienda multifunzionale, finora senza beneficiare di incentivi pubblici, che, oltre il comparto zootecnico e la trasformazione casearia del latte, abbia una serra orticola per la produzione di verdure con sistemi ecologici di coltivazione e conseguenti prodotti sani e genuini, con le preziose proprietà donate dalla natura, da offrire ogni mattina ai nostri clienti. Il che avverrà in un punto vendita a fianco dell’attuale struttura aziendale, in adiacenza alla strada provinciale che da Bombonina porta a Castelletto Stura ed all’accesso al casello autostradale per Torino-Savona. Nel contempo siamo perfettamente consci della complessità della nuova professione, alla quale ci siamo avvicinati, almeno per il comparto dell’allevamento e dell’orticoltura, con tanta umiltà, in contatto continuo con agricoltori e con tecnici della Cia di Cuneo disponibili a condividere con noi parte della loro storia, della loro esperienza, persone da cui stiamo imparando tantissimo”.
L’azienda si è dimostrata subito sensibile ai problemi ambientali installando, sul tetto della stalla, un moderno impianto fotovoltaico per la produzione di alcuni Kw di energia elettrica sufficienti alle esigenze della struttura ed è in fase di conclusione l’investimento per la produzione di energia pulita nella futura serra, alimentata da un moderno processo per la generazione di calore che sarà utilizzato sia per le produzioni vegetali sia per il mantenimento di una temperatura costante all’interno della stalla.
Marco nella piccola sua “boita” artigiana è intento a revisionare le leve dei freni ed i mozzi di una bicicletta affidatagli da un cliente: “Conosco bene il mondo del latte per essere praticamente nato in una latteria, nel laboratorio caseario di famiglia che esiste dal 1960 e nel quale si producono formaggi freschi e stagionati. Sono stato anche responsabile dei lattai cuneesi e, quindi, girando molto, ho affinato i segreti delle ricette trasmessimi da mia madre, ho appreso tecniche e conoscenze sulla regolazione del ph, sull’utilizzazione dei fermenti adeguati al tipo di cagliata ottenuta. Certo la scelta del nuovo lavoro non significherà meno impegno anche se il sole e l’aria mi accompagneranno più sovente rispetto a quello attuale ma di sicuro la fatica non mi fa paura; ogni giorno mi alzo alle 4, vado ad acquistare il latte da un caseificio cooperativo e lo lavoro al laboratorio familiare per farne tomini ed altro. Sto constatando con soddisfazione che i formaggi artigianali stanno rinascendo anche da noi: rilevo un recupero dei valori e delle tradizioni che fanno sì che ogni luogo sia orgoglioso dei suoi prodotti tipici e differenziati. Cosa fare per valorizzarli? Non conta il prezzo basso. Ci vuole la qualità abbinata ad un prezzo equo”.
Da Marco puoi scoprire che dei tomini, dei nostrali, dei suoi vari formaggi te ne puoi davvero innamorare, che non sono solo latte, sale, caglio ma anche amore, pazienza, tecnica e dedizione. Ma la cosa più bella è vedere persone, come Marco ed Aldo, che prendono l’iniziativa ed accettano la sfida del mercato nel comparto delle produzioni casearie ed orticole per costruire sì il loro futuro, per mettere in evidenza il loro talento ma anche per rappresentare un utile modello per le giovani generazioni.
Ma se volete saperne di più, dovete chiedere direttamente a Marco ed Aldo. Dove li trovate? Ancora per un po’ alla “Bottega della Bicicletta”, a Cuneo, in LungoGesso Giovanni XXIII, 18, oppure al numero di telefono 0171 66213.

(nella foto: Marco e Aldo)