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Il punto sul nocciolo venerdì 17 marzo ad Asti


Appuntamento all’Istituto agrario “Penna” di Asti, venerdì 17 marzo alle 8,45, per il convegno “Nocciolo: il punto su cimice asiatica, nuovi impianti e tecniche di gestione sostenibile”.

Il nocciolo è una delle colture più gettonate del momento. Il contesto internazionale è favorevole, con il consumo di prodotti dolciari alle stelle: più di un miliardo di cinesi ha scoperto la Nutella!

A questa impennata della domanda, fa eco un’ampia diffusione degli impianti in tutto il mondo. In particolare nell’emisfero sud, ma anche in nell’Europa dell’Est e nel Caucaso. Il Piemonte sta cogliendo l’occasione forte della qualità della sua varietà tradizionale – la Tonda gentile trilobata – che è la numero uno al mondo. Ha una composizione lipidica simile all’olio di oliva, resistente all’irrancidimento (per questo è l’ingrediente dei Rocher).

“I dati regionali parlano chiaro – afferma Giacomo Ballari, presidente della Fondazione Agrion: 21.000 ettari distribuiti su 9.800 aziende. Un trend in forte crescita (+300% dal 2000), con un ritmo di crescita che si avvicina a 1.000 ettari/anno. Agion – la Fondazione di ricerca per l’agricoltura piemontese supporta questa crescita con la sperimentazione sul territorio e il coordinamento dei tecnici di base. Abbiamo ritenuto opportuno invitare tutti i produttori per fare il punto con il convegno “Nocciolo – cimice asiatica, nuovi impianti e tecniche di gestione sostenibili/i risultati della ricerca Agrion”, organizzato ad Asti presso l’Aula Magna dell’Istituto tecnico agrario “G. Penna” (Loc. Viatosto, 54 – Asti)”.

Interverranno l’assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte Giorgio Ferrero e il vice-ministro Andrea Olivero.

La diffusione in aree nuove per la specie deve prendere atto che non tutte le zone sono adatte al nocciolo e non tutti i terreni. In quelli soggetti a ristagno idrico, le piante vanno soggette a patologie dell’apparato radicale e le batteriosi sono in agguato. Si parlerà di come progettare i nuovi impianti, a partire dalla scelta del materiale vivaistico certificato, per passare alle distanze di impianto, alla scelta degli impollinatori, tanto più importante nelle aree dove manca un’impollinazione naturale da piante selvatiche.

Ma la grande minaccia è rappresentata dalla cimice asiatica (Halyomorpha halis), che già l’anno scorso ha provocato gravi danni nel tratto Cuneo-Carrù-Fossano, fino a Guarene. Nessuno si nasconde che nel 2017 può diffondersi verso l’Alta Langa e verso Est nell’astigiano e alessandrino.

Senza i limitatori naturali dei suoi paesi di origine (Cina, Corea e Giappone), diventa una vera e propria calamità naturale, che va affrontata con tutto l’impegno possibile. In questo momento sta svernando nelle abitazioni, ma con i primi caldi (la stiamo monitorando in cassette di svernamento) migrerà sulle colture. Il nocciolo è una delle sue preferite.

Al convegno interverranno i rappresentanti del gruppo di lavoro Halyomorpha: SFR – Settore fitosanitario Regionale (Pier Mauro Giachino e Giovanni Bosio), Disafa dell’Università di Torino (Luciana Tavella) e Agrion (Claudio Sonnati).

Si toccheranno tutti gli aspetti, da quelli normativi, connessi all’introduzione di insetti antagonisti, gli unici in grado di contrastare efficacemente (ma solo nel medio periodo) l’insetto dannoso, alle strategie di difesa ecosostenibili, che si avvalgono di un monitoraggio puntuale e interventi mirati e tempestivi.

Roberto Botta e Nadia Valentini del DISAFA – Università di Torino illustreranno le tecniche corrette per la realizzazione di un nuovo impianto: la scelta del materiale vivaistico, la preparazione del terreno, i sesti di impianto, la scelta della forma di allevamento delle piante e quella degli impollinatori con calendari di fioritura compatibili con la Tonda Gentile Trilobata.

Maria Corte, ricercatrice di Agrion, presenterà le alternative meccaniche e fisiche a diserbo e spollonatura chimica. Le sostanze attive diserbanti (glifosate) e spollonanti (glufosinate ammonio) sono sempre più nell’occhio del ciclone e a rischio scomparsa per gli aspetti legati alla salute umana e all’inquinamento ambientale: quali le possibili soluzioni a impatto ‘zero’?

Gianfranco Latino, della Regione Piemonte, concluderà i lavori con un’analisi della situazione attuale del mercato corilicolo e sui futuri scenari di un settore in crescita a livello italiano e mondiale.

PROGRAMMA

8.45 INTRODUZIONE LAVORI

9.00 SALUTI AUTORITÀ

Giacomo Ballari, presidente Agrion
Giorgio Ferrero, assessore Agricoltura Regione Piemonte
Andrea Olivero, vice ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali

9.20 BREVI CONSIDERAZIONI SUGLI ASPETTI NORMATIVI RELATIVI ALLE AVVERSITÀ IN AGRICOLTURA
Pier Mauro Giachino, Responsabile SFR Regione Piemonte

9.30 HALYOMORPHA HALYS E POPILIA JAPONICA: DUE NUOVI INSETTI NOCIVI PER IL NOCCIOLO. POSSIBILI DANNI E PROSPETTIVE DI DIFESA
Giovanni Bosio, SFR Regione Piemonte

10.00 CIMICE ASIATICA: RISULTATI DEI MONITORAGGI E SPERIMENTAZIONE 2016
Claudio Sonnati, Agrion

10.30 I LIMITATORI NATURALI DI HALYOMORPHA HALYS, QUALI PROSPETTIVE?
Luciana Tavella, DISAFA – Università di Torino

11.00 SCELTE AGRONOMICHE PER UNA CORILICOLTURA MODERNA
Roberto Botta, Nadia Valentini, DISAFA – Università di Torino

11.20 LE ALTERNATIVE BIO IN NOCCIOLETO: GESTIONE MECCANICA DEL COTICO ERBOSO E DEI POLLONI
Maria Corte, Agrion

11.40 FUTURI SCENARI E SITUAZIONE DI MERCATO DEL SETTORE CORILICOLO
Gianfranco Latino, Regione Piemonte Assessorato Agricoltura

12.15 DIBATTITO E CHIUSURA LAVORI