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Il Piemonte incentiva la consulenza agricola


La Regione Piemonte ritiene necessario far proseguire l’attività di “Utilizzo di servizi di consulenza in agricoltura” del P.S.R. 2007-2013, così come attualmente strutturata fino al 31 maggio 2015, tenuto conto della necessità di garantire la continuità dell’azione di consulenza nel settore agricolo e valutata la positiva ricaduta degli interventi consulenziali svolti finora sul territorio dai Soggetti erogatori dei servizi.
A tal fine sarà emanato per il 2014 apposito bando per la presentazione delle domande, che potrà contare su uno stanziamento di 2.000.000,00 euro, con risorse a carico del nuovo piano finanziario nel periodo di programmazione 2014-2020.

IL CONTRIBUTO
Il contributo previsto dal nuovo bando è concedibile a tutte le aziende agricole che abbiano usufruito degli aiuti per non più di due consulenze annuali nel periodo 2007-2013, visto che la misura prevede che ciascuna azienda agricola possa richiedere nel periodo 2007-2013 fino ad un massimo di tre consulenze erogabili e finanziabili.

I BENEFICIARI
I beneficiari del contributo sono gli imprenditori agricoli piemontesi iscritti all’Anagrafe unica regionale e i giovani che intendono insediarsi per la prima volta in una azienda agricola. Occorre rivolgersi a soggetti erogatori dei servizi di consulenza aziendale, selezionati e riconosciuti dalla Regione Piemonte, in base alla loro struttura tecnica, al fine di ottenere consulenze in favore delle loro aziende nel campo della condizionalità (rispetto dei criteri di gestione obbligatori e delle buone condizioni agronomiche ed ambientali) e dei requisiti in materia di sicurezza sul lavoro prescritti dalla normativa comunitaria e nazionale. In aggiunta, c’è la possibilità di richiedere consulenze finalizzate alla competitività e allo sviluppo delle aziende stesse.

ATTIVITA’ DI CONSULENZA
L’attività di consulenza si esplicita principalmente, a seconda delle richieste e delle necessità dell’imprenditore agricolo, secondo:
•attività di consulenza obbligatoria relativa all’applicazione delle norme di condizionalità e di sicurezza sul lavoro
•attività di consulenza specialistica, facoltativa, in funzione delle specifiche esigenze rilevate a livello aziendale.
L’importo massimo di contributo concedibile dalla Regione, a fronte di una spesa massima ammissibile, per ciascuna consulenza, di €. 1.875,00, è fino ad €. 1.500,00, pari all’80% delle spese effettivamente sostenute.

AMMISSIBILITA’ AL CONTRIBUTO
Sono ammissibili a contributo i costi effettivamente sostenuti dall’imprenditore agricolo, comprovati da fattura quietanzata, intestata all’imprenditore stesso ed emessa dal Soggetto erogatore del servizio di consulenza aziendale agricola indicato in domanda e con cui si è sottoscritto il relativo contratto di consulenza.

IVA
L’IVA della fattura non è ammissibile a contributo e pertanto, tale costo, rimane a carico dell’imprenditore agricolo.
Nell’ambito del contributo ammesso a finanziamento, oltre ai costi relativi agli interventi del consulente, sono ammissibili anche i costi relativi ad eventuali analisi di laboratorio, ritenute necessarie dal tecnico consulente, con un limite massimo non superiore al 30% della spesa ammessa per la consulenza stessa.

DOMANDE IN PROVINCIA
Le domande di aiuto dovranno essere presentate alla Provincia competente per territorio, a partire dalla data di approvazione del bando da parte della Direzione Agricoltura, per via informatica e cartacea.
Le domande sono completate, ciascuna, da un contratto di consulenza che, debitamente sottoscritto dalle parti interessate, rimane agli atti del beneficiario del contributo o del Centro Autorizzato di Assistenza Agricola (CAA) a cui l’imprenditore agricolo ha conferito mandato per la tenuta del fascicolo aziendale.
La mancata sottoscrizione del contratto rende nulla la domanda.
Nel caso in cui le risorse finanziarie stanziate con l’approvazione del bando, non siano sufficienti a finanziare tutte le domande di aiuto pervenute, sarà predisposta una graduatoria di livello regionale, sulla base dei seguenti criteri di priorità:
•azienda agricola che ha presentato domanda alla Pubblica Amministrazione per ottenere gli aiuti previsti per l’insediamento dei giovani agricoltori ai sensi della misura 112 del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013;
•azienda agricola a titolarità di un giovane agricoltore (già insediato con meno di 40 anni di età) ;
•azienda agricola a titolarità di un agricoltore con età compresa fra i 40 anni e 50 anni di età;
•azienda agricola a titolarità di un Imprenditore Agricolo Professionale (I.A.P.) ;
•azienda agricola a titolarità di una imprenditrice donna;
•azienda agricola ricadente in zone vulnerabili da nitrati;
•azienda agricola che ha presentato domanda sulla misura 121 (Ammodernamento delle aziende agricole) del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013, relativamente ai bandi per l’adesione alle “nuove sfide” Health Check: azienda agricola che ha ricevuto o è in attesa di ricevere (in quanto inserita negli elenchi di liquidazione della Pubblica Amministrazione) pagamenti diretti comunitari (P.A.C.) superiori a € 15.000,00 nell’anno 2013.