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Il Moscato, tra prezzi, ricorsi e caprioli


Mentre si svolgono le prime riunioni della Commissione Paritetica per discutere le rese e i prezzi relativi alla prossima vendemmia, il comparto del Moscato registra l’ennesimo capitolo della vicenda “Zonin”, ossia la disputa in corso riguardante l’annessione del Comune di Asti all’interno della attuale area di produzione. L’azienda veneta ha infatti nuovamente presentato ricorso al Consiglio di Stato dopo la sentenza del febbraio scorso, e insieme a lei anche il Ministero delle Politiche Agricole ha deciso di opporsi nuovamente alla posizione del territorio del Moscato e delle associazioni di riferimento. L’Associazione Comuni del Moscato non ha esitato, attraverso la decisione del proprio Consiglio direttivo, ad opporsi a questa nuova azione costituendosi in giudizio contro la Castello del Poggio e il Ministero, supportata anche dagli altri attori che precedentemente erano intervenuti per tutelare il rispetto delle regole e i caratteri storici della zona di produzione.
Si sta approfondendo la questione relativa alla presenza e ai danni dei caprioli nei vigneti di Moscato: questo cervide è ormai sceso dalle colline più alte e si sta diffondendo anche in tutta l’area di produzione del Moscato dove in primavera si nutre dei teneri germogli tra i filari, diventando anche pericoloso per la viabilità delle nostre strade. L’Associazione Comuni del Moscato ha già redatto una lettera di appoggio al Comitato Langa e Alta Langa per la Tutela delle produzioni agricole e dei danni causati dalla selvaggina -documento giunto anche sul tavolo del prefetto di Cuneo in occasione di un incontro dedicato all’argomento – ed intende continuare l’azione di sensibilizzazione al problema accanto ai diversi altri organismi interessati.
L’Associazione partecipa alla realizzazione del Piano di sviluppo nazionale del comparto vitivinicolo di qualità ed ha inviato documentazione relativa al progetto di Identificazione e caratterizzazione del territorio del Moscato d’Asti proponendo un intervento – già discusso in passato – che intende promuovere e soprattutto identificare maggiormente i Comuni del Moscato attraverso il posizionamento in ognuno dei paesi di una struttura che rappresenta le bottiglie dei vini Moscato d’Asti e Asti, così come appare già nel Comune di Cossano Belbo.
Sul sito www.associazionecomunidelmoscato.it compare stabilmente in prima pagina la relazione di Aurelio Del Vecchio e Paola Gotta del Settore fitosanitario regionale dedicata alla flavescenza dorata e le preziose “Istruzioni d’uso” per gli operatori agricoli.