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Il mais Ogm free non regge la concorrenza sul prezzo


Secondo le stime elaborate dalla Sezione colture industriali di Assosementi, le semine primaverili 2014 di mais avrebbero registrato una ulteriore perdita del 5% rispetto al 2013, assestandosi su una superficie complessiva di circa 1.000.000 ettari, di cui 100.000 destinati alla produzione di biogas. Negli ultimi 10 anni la coltura del mais ha perso in Italia oltre 400.000 ettari, vale a dire quasi 1/3 della superficie.
Nel 2013 le importazioni di mais si sono attestate al 37,5% della domanda totale. Nel 2014 la percentuale molto probabilmente crescerà. Le recenti statistiche diffuse dalla Commissione Eu pongono l’Italia al quarto posto in Europa nella coltivazione di mais da granella, dopo Romania, Francia ed Ungheria. Dieci anni fa eravamo secondi.
La disaffezione degli agricoltori italiani nei confronti del mais, che rappresentava la cultura principe della nostra agricoltura, per la quale fino a dieci anni fa eravamo autosufficienti, è dovuta a diversi motivi. Uno fra questi, fa notare la Confederazione italiana agricoltori del Piemonte, è certamente la concorrenza del mais biotech di importazione. I nostri produttori chiedono, per ora inutilmente, che sia riconosciuto al nostro mais ogm free un prezzo che tenga conto dei maggiori costi di produzione rispetto al mais biotech. Attualmente il mais coltivato in Italia, tutto ogm free, non spunta un centesimo in più rispetto a quello biotech di importazione. Chi produce il mais ogm free con costi più alti e rese minori se lo vede poi mischiato e venduto allo stesso prezzo di quello importato tutto ogm.
La politica, sottolinea ancora Cia Piemonte, dovrebbe spendere un po’ meno tempo a dibattere delle sanzioni da irrogare a chi coltiva il mais biotech ed un po’ di più ad approfondire i provvedimenti necessari per far uscire dalla crisi la maidicoltura italiana ogm free, perché solo garantendo una giusta remunerazione e valorizzando il nostro mais ogm free si riesce a contrastare veramente l’idea che molte nostre imprese agricole ad orientamento maidicolo incominciano a maturare, ovvero che coltivare il mais biotech sia l’unica soluzione per non soccombere alla concorrenza del mais biotech di importazione.