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Il lavoro fa vincere la provincia di Cuneo


La vita, in provincia di Cuneo, è “di buona qualità”. Lo conferma l’indagine del Sole 24 ore, resa nota lunedì 26 novembre, che colloca la Granda al 15esimo posto a livello nazionale di una classifica mirata a valutare la condizione di benessere, intesa in un senso ampio, guardando alla capacità di fare impresa, alle condizioni ambientali, ai servizi, all’ordine pubblico, al tempo libero e altri parametri.
L’eccellenza, per il Cuneese, continua a essere legata, soprattutto, alla voce “affari e lavoro”. Siamo primi in classifica, in questo settore, davanti a Reggio Emilia e Bolzano. In pratica, i più intraprendenti d’Italia.
Decisivi, per ottenere la posizione di vertice, sono stati il terzo posto nazionale per la quota di giovani imprenditori, il tasso contenuto di disoccupazione, fermo al 3,79%, il forte spirito di iniziativa e la scarsa incidenza delle sofferenze sui prestiti. Rispetto al 2011, Cuneo avanza di cinque posti nella classifica generale, passando dalla ventesima alla quindicesima posizione. Buono il piazzamento anche se si guarda ai risparmi, al Pil pro capite e alla spesa individuale.
“Colpisce l’alta percentuale di imprenditori under 30 – è il commento del presidente della Camera di commercio, Ferruccio Dardanello – che ci vede terzi, dopo Prato e Savona. Le nuove leve sono la speranza, il futuro. Nel Cuneese dimostrano di credere nell’imprenditorialità e di non farsi abbattere dalla crisi”. Degna di nota la capacità di salvaguardare i livelli occupazionali, anche se riferita a dati 2011. Nel quadro generale rilevante il peso dell’export che vede la provincia cuneese al 14esimo posto sul totale di 107 province considerate. “Le classifiche de Il sole 24 ore – continua Dardanello – potenziano l’orgoglio cuneese. Grazie a una diversificazione dell’economia, al sapersi rimboccare le maniche, alla voglia di fare impresa, anche in una fase congiunturale severa e difficile come l’attuale, Cuneo si attesta ai primi posti tra le province italiane”.
Ancora una volta la Granda si dimostra terra solida, concreta, rispettosa della tradizione, capace di apprezzabili aperture alla modernità e in grado di creare condizioni idonee per l’inserimento promettente delle nuove leve. Ciò non toglie che si debba lavorare ancora per migliorare alcuni settori. Tra questi il turismo le cui potenzialità, a livello locale, non sono ancora sfruttate appieno, nonostante l’impegno degli ultimi decenni.