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Il decreto Sblocca Italia sbloccherà l’agricoltura?


Con il decreto legge 133/2014 l’Italia ha previsto delle importanti misure, relative ad una pluralità di settori, con l’intento di rilanciare l’economia.
Tra i provvedimenti presenti ne figurano alcuni rilevanti per il comparto agricolo.
L’Articolo 30, infatti, illustra come vi sia l’intenzione di promuovere il Made in Italy ed attrarre gli investimenti in Italia, con l’obiettivo di ampliare il numero delle imprese che operano sui mercati globali, prestando particolare attenzione a quelle piccole e medie. Il tutto sarebbe realizzabile mediante un “Piano per la promozione straordinaria del Made in Italy e l’attrazione degli investimenti in Italia”.
Tale Piano prevedrebbe una serie di azioni, corredate dalle opportune risorse finanziarie, di cui si elencano le principali:
• Progetti di formazione ed informazione sulle possibilità commerciali offerte dai mercati esteri.
• Supporto alle principali fiere italiane di portata internazionale.
• Valorizzazione delle produzioni agricole ed agroalimentari di eccellenza e tutela dei marchi all’estero.
• Sostegno all’espansione della quota di mercato all’estero dei prodotti italiani.
• Realizzazione di un segno distintivo particolare per le produzioni agricole ed agroalimentari italiane.
• Realizzazione di campagne promozionali con riferimento ai principali mercati.
• Sostegno all’introduzione ed all’utilizzo degli strumenti di commercio elettronico per le piccole e medie imprese.
* Erogazioni di contributi a fondo perduto, sotto forma di voucher, per il rafforzamento organizzativo delle micro, piccole e medie imprese. Tali aiuti sarebbero subordinati al regime de minimis e sarebbero destinati alla imprese per l’acquisizione di figure professionali atte a realizzare attività di studio, progettazione e gestione di processi e programmi sui mercati esteri. I requisiti e le modalità per l’accesso ai voucher da parte delle imprese sarebbero ancora in fase di definizione.
• Rafforzamento del sostegno agli investimenti esteri in Italia.
Come si evince, dunque, le iniziative sembrano numerose e le premesse valide per l’incentivazione dello sviluppo del settore agricolo ed agroalimentare.

Angelo Pasero, Agrieuro