Sezioni


Il caos sull’Imu mette in difficoltà i Caf


L’incertezza che regna intorno all’Imposta municipale unica (Imu) sta mettendo in non poca difficoltà i Centri di Assistenza Fiscale che si trovano ad affrontare una situazione non ancora definita a pochi giorni dalla scadenza della seconda rata.
Per cercare di fare un po’ di chiarezza sull’argomento giovedì 5 dicembre, presso gli uffici di Confagricoltura ad Alba, si è tenuto un incontro con Nicola Caputo, responsabile nazionale dell’Area Giuridico-Fiscale di Confagricoltura, e Roberto Caponi responsabile nazionale delle Politiche Sindacali di Confagricoltura.
A loro è toccato il compito di delucidare dipendenti e collaboratori sulle più recenti evoluzioni fiscali che interessano il settore e valutare le peculiarità delle aziende della provincia di Cuneo.
“Sull’Imu si rischia un nuovo pasticcio all’italiana – sostiene Roberto Abellonio, direttore di Confagricoltura Cuneo -. Il decreto legge cancella, solo parzialmente, il versamento di dicembre ed è arrivato troppo a ridosso delle scadenze. Ma soprattutto regna la confusione generata da norme non ancora chiare: si rischia così di generare contenziosi tra contribuenti e amministrazioni locali”.
Ad oggi la situazione che interessa l’agricoltura è la seguente. Sono esclusi dalla seconda rata IMU 2013 i fabbricati rurali e i terreni agricoli ubicati nei Comuni svantaggiati o quelli di proprietà o in usufrutto di imprenditori agricoli professionali e coltivatori diretti e coltivati direttamente dagli stessi purché iscritti alla gestione previdenziale.
Sono inoltre compresi nell’esclusione anche i terreni posseduti da coltivatori diretti e coltivati da una società di persone tra gli stessi. Saranno soggetti a Imu per il secondo semestre 2013 i terreni in possesso e condotti da non coltivatori e anche quelli concessi in affitto a terzi anche se il conduttore risulta essere Iap o Cd.
“In questo modo si colpiranno anche quei terreni che i genitori hanno affittato ai figli per farli coltivare – precisa Abellonio -, in questo caso la scadenza del 16 dicembre resta. Altra questione di non poco conto, infine, è l’incertezza che regna sulle misure fiscali per il 2014”.
Terreni agricoli e fabbricati rurali hanno usufruito dell’esclusione per il primo semestre 2013. I terreni agricoli sono risultati esenti in tutti i casi indipendentemente dalla qualifica del proprietario, fosse esso coltivatore diretto, imprenditore agricolo professionale o semplice proprietario.