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Il 6 marzo a Manta, vertice sulla confusione sessuale


Il Centro ricerca per la frutticoltura (Creso) di Manta, il 6 marzo ospita il workshop interregionale sulla confusione sessuale in frutticoltura. Si incontrano i ricercatori e i tecnici delle regioni italiane dove il metodo è ormai ampiamente diffuso: Sud-Tirolo, Trentino, Emilia-Romagna, Valtellina e Piemonte.
La confusione sessuale rappresenta una storia di successo per la sostenibilità ambientale e la sicurezza alimentare della frutticoltura di questi territori. Ha consentito di sostituire gran parte degli interventi insetticidi con un metodo intelligente che previene gli accoppiamenti degli insetti dannosi. E’ oggi la strategia su cui si basa la difesa dai principali lepidotteri del melo e del pesco. Nel 2012 nella sola provincia di Cuneo la superficie protetta con il metodo naturale è stata di 2.600 ettari di melo e ben 4.150 ettari di pesco, in quest’ultimo caso il 92 % della superficie totale. Considerato che la confusione consente di sostituire almeno tre interventi insetticidi convenzionali all’anno, è facile immaginare il beneficio e la ricaduta sull’ambiente. La riduzione dei residui di agrofarmaci sui frutti, fino anche all’azzeramento, ha inoltre favorito la competitività della frutticoltura piemontese sui mercati internazionali, anche quelli più esigenti e restrittivi in termini di sicurezza alimentare.
Nel corso del workshop si presenteranno gli ultimi aggiornamenti, in tempo per l’applicazione alla stagione 2013 e si confronteranno le esperienze per affinare il metodo. L’efficacia della sola confusione sessuale non è infatti scontata. Le principali criticità si riscontrano in situazioni particolari: frutteti con un’elevata pressione dei carpofagi, impianti di forma irregolare o sotto vento; infine andamenti stagionali sfavorevoli. Il buon esito della confusione sessuale è legato all’organizzazione tecnica presente sul territorio. Il supporto dei Centri di consulenza è indispensabile per monitorare il rilascio dei feromoni dai dispenser, seguire passo a passo l’evoluzione in campo e adottare tempestivamente gli interventi correttivi.