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I soldi delle multe tornino agli allevatori


Gli agricoltori di Copa e Cogeca, che rappresentano la maggior parte del settore in Europa, chiedono che i soldi delle multe latte imposte dall’Ue per lo sforamento nel corso del regime delle quote 2014/2015 “tornino indietro agli agricoltori, ne abbiamo un disperato bisogno per superare la crisi”. Così il presidente del Copa, Albert Jan Maat, incontrando i giornalisti a Bruxelles prima della protesta con i trattori per le strade di Bruxelles.
Le ultime stime sui prelievi delle multe per lo sforamento delle quote latte nel periodo 2014/2015 arrivano fino a 900 milioni di euro. Secondo Maat, questi soldi dovrebbero servire sia ad aiutare gli agricoltori sanando subito problemi di liquidità e investimenti che per la promozione dell’export.
Nel settore lattiero “siamo ben al di sotto dei costi di produzione”, ha aggiunto il presidente della Cogeca, Cristian Pees, ricordando che “il 90% della produzione lattiera europea viene venduta sul mercato Ue, quindi il mercato interno è vitale, abbiamo bisogno di un intervento”.
Quanto al formaggio, “occorre reintrodurre lo stoccaggio privato: non vendiamo ancora la quantità che vendevamo alla Russia”, ha proseguito Pees. “Le restrizioni russe — ha rimarcato Maat — hanno stroncato il principale mercato di export per l’Ue, per un valore di 5,5 miliardi di euro, da un giorno all’altro: sembra che debbano essere solo gli agricoltori a pagare ed è chiaro che la Pac non ha strumenti per affrontare una crisi come questa”. “Il settore agroalimentare europeo conta 40 milioni di posti di lavoro e le sue esportazioni superano i 120 miliardi ogni anno — ha sottolineato Pees —. Ci aspettiamo anche che l’Unione europea ci aiuti a riequilibrare la filiera alimentare, presso la distribuzione: dobbiamo rafforzare il peso degli agricoltori”.