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I “semafori” inglesi in Consiglio europeo


“Porterò il tema dell’‘etichetta a semaforo’ della Gran Bretagna all’attenzione del prossimo Consiglio dei ministri dell’Agricoltura, in programma lunedì 16 dicembre a Bruxelles. Io sono favorevole alla trasparenza delle etichette, ma le indicazioni previste da questo sistema sono fuorvianti per i consumatori, semplicistiche e lesive del lavoro e della qualità delle nostre produzioni agroalimentari. Non staremo a guardare, l’Italia è pronta a rispondere. C’è già un largo schieramento di Paesi su questa stessa posizione e mi auguro che l’Unione europea riconosca le nostre ragioni in difesa delle produzioni di qualità. Non è in questo modo che si incoraggiano le persone ad avere una dieta equilibrata e non è così che si può contribuire a una corretta educazione alimentare”.
Lo ha detto il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo, in merito all’informazione nutrizionale in etichetta tramite sistema “a semafori” che il Regno Unito vorrebbe utilizzare sul proprio territorio.

A RISCHIO SALUMI E FORMAGGI ITALIANI
Il semaforo in etichetta varato dagli inglesi mette ingiustamente a rischio circa 2,5 miliardi di export di prodotti made in Italy, dai formaggi ai salumi, fino all’olio d’oliva. E’ quanto denuncia la Coldiretti in riferimento al nuovo sistema di etichettatura nutrizionale adottato dal Regno Unito, con i bollini rosso, giallo o verde ad indicare il contenuto di nutrienti critici per la salute. Una scelta dettata dalla volontà di diminuire il consumo di grassi, sali e zuccheri ma che – sottolinea Coldiretti -, non basandosi sulle quantità effettivamente consumate ma solo sulla generica presenza di un certo tipo di sostanze, finisce per escludere paradossalmente dalla dieta alimenti come l’olio extravergine d’oliva e promuovere, al contrario, le bevande gassate senza zucchero, fuorviando i consumatori rispetto al reale valore nutrizionale.
Il semaforo rosso penalizza, infatti, la presenza di materia grassa superiore a 17,5 grammi, quello giallo tra 17,5 grammi e 3 grammi e il verde fino a 3 grammi. Una scelta che è già stata adottata in molti supermercati e che, pur non essendo legge – rileva Coldiretti – mette ora in pericolo alcuni settori cardine dell’export made in Italy in Gran Bretagna.
A rischio ci sono, secondo un’elaborazione Coldiretti su dati Istat relativi al commercio estero, i salumi e le preparazioni di carni, i formaggi, compresi il Grana Padano o il Parmigiano Reggiano, l’olio d’oliva, oltre ai dolciumi ma l’ingiusta bocciatura delle eccellenze tricolori minaccia l’intero trend di consumo nel Regno Unito del cibo Made in Italy, che nei primi nove mesi del 2013 ha fatto segnare un aumento del 6 per cento.
Non a caso l’Italia e altri paesi europei hanno messo in rilievo come il sistema del semaforo avrà un impatto negativo sul commercio, con la possibile presenza di barriere tra Stati membri, e quindi una violazione all’articolo 34 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea, senza dimenticare l’irregolarità di inserire la presenza di un claim sulla nutrizione di tipo “non benefico”.