Sezioni


I giovani senza credito sono fuori gioco


L’associazione dei giovani agricoltori della Cia di Cuneo lamenta che senza credito le giovani aziende agricole sono “fuori gioco”.
Dichiara il coordinatore provinciale dell’AGIA, l’istituto dei giovani agricoltori della Cia di Cuneo, Matteo Gerbino: “Senza credito non c’è sviluppo. Lo sanno bene gli agricoltori, che per ottenere un finanziamento pubblico sono costretti ad attendere in media quasi due anni, mentre solo i costi burocratici legati all’avviamento aziendale ammontano a circa 7 mila euro l’anno. Ostacoli insormontabili per tutti, ma ancora di più per i giovani, da sempre estremamente penalizzati dagli enti di credito. In questo modo, si rischia di “tagliare fuori” dal comparto proprio le energie più fresche, forti di grandi competenze settoriali e di un moderno spirito d’impresa. Per questo come AGIA di Cuneo abbiamo segnalato al ministero dello sviluppo economico la necessità di maggiore flessibilità per i finanziamenti, diversificazione dell’assistenza finanziaria e canali di credito alternativi a quello bancario”.
“L’agricoltura -ha evidenziato Matteo Gerbino nella nota inviata al ministero – è il terzo settore produttivo per numero di imprese dopo commercio e costruzioni. Esso ha imboccato da tempo la strada della competitività e ha le carte in regola per avviare una ripresa all’insegna dell’innovazione e dello sviluppo sostenibile: un meccanismo che attualmente può essere innescato solo dai giovani”.
“Per costruire un’azienda agricola solida e competitiva –si rileva nello scritto l’AGIA di Cuneo- è necessaria una valida strategia imprenditoriale, che necessita inevitabilmente di forti investimenti nell’innovazione e quindi di soluzioni adeguate di accesso al credito. È per questo che bisogna mirare a un modello di business specialistico, che sia in grado di garantire più flessibilità per i finanziamenti a breve e medio termine, una diversificazione dell’assistenza finanziaria per le diverse filiere produttive oltre che l’incentivazione di forme innovative di aggregazione. Ma non solo. Vanno aperte nuove strade per l’acceso al credito, che attingano soprattutto all’investimento dei risparmiatori sulle aziende agricole giovani, fornendo all’imprenditore l’opportunità di accedere a un prestito senza passare dal sistema bancario”.

(nella foto: Matteo Gerbino)