I frutticoltori veronesi credono nel futuro del kiwi, al via gli impianti della nuova varietà a derivazione genetica naturale
I frutticoltori veronesi credono nel futuro del kiwi. Dopo il partecipato incontro alla Camera di Commercio (lunedì 24 settembre) sulle stime di produzione della stagione 2018-19, un’importante conferma è venuta dal successo dell’Open Day dedicato alla nuova varietà Green Angel® tollerante a Psa che si è tenuto sabato 29 settembre ad Arcè di Pescantina. Alla giornata dimostrativa, organizzata dal vivaista Dario Miretti di Saluzzo (costitutore del brevetto Green Angel®) assieme ai partner Venturi e Zanzi, sono intervenuti oltre 150 operatori professionali, una quindicina dei quali hanno già avviato impianti della nuova selezione fra Villafranca, Valeggio sul Mincio, Sommacampagna, Bussolengo, Pescantina e anche nell’areale di Verona Est.
Nell’ex magazzino del borgo di Arcè il vivaista Miretti ha incentrato il suo intervento sullo sviluppo della varietà che,
essendo una nuova pianta rispetto ad Hayward da cui deriva per una mutazione genetica spontanea e stabile, sollecita una cura specifica a cominciare dalle modalità di impianto. Le dimensioni più contenute (apparato radicale ridotto, tronco di minore diametro, rami corti con internodi ravvicinati, foglie più piccole) permette un consistente risparmio nella potatura e nel fabbisogno d’acqua (con irrigazione comunque costante nel primo anno, preferibilmente a goccia). Circa la previsione produttiva, la stima alla Terza Foglia è di 16-18 ton. Il frutto – ha specificato Miretti esibendo il raccolto delle piante madri e il relativo studio condotto da Lorenzo Berra della Fondazione Agrion di Manta (Cn) – presenta caratteristiche analoghe a quello di Hayward ma con un tasso superiore di gradi brix e di sostanza secca.
L’agronomo Matteo Monchiero del network di ricercatori di Ant-net (Agroinnova, Università di Torino) ha ripercorso le tappe del doppio protocollo (2015 e 2016) che ha attestato l’alta tolleranza di Green Angel® rispetto alla batteriosi, fornendo i primi esiti del terzo protocollo avviato quest’anno che si completerà nella primavera 2019. Il monitoraggio riguarda il frutteto originario delle piante madri – pesantemente attaccato da Psa – e l’impianto di Green Angel® dei vivai Miretti attivo ormai da 16 mesi, a sua volta circondato da piante infette dalla batterosi, in un’area colpita anche dalla moria. In entrambi i contesti trova conferma l’alto grado di tolleranza della nuova varietà, che ha superato indenne anche il fenomeno della moria.
Amleto Venturi che cura la micropropagazione delle piantine di Green Angel® nel laboratorio di Cesena, ha osservato che dopo oltre un anno di produzione si manifesta con sempre maggiore evidenza la refrattarietà dell’apparato radicale della nuova actinidia a ogni tipo di ormone radicante: lo sviluppo avviene in modo totalmente naturale.
Enrico Zanzi degli omonimi vivai di Ferrara ha ribadito dal suo canto l’attenzione crescente per Green Angel® a livello nazionale, anche in relazione ai test in corso circa la produzione a polpa gialla.
La seconda parte dell’Open Day si è svolta nel vicino impianto dell’imprenditore agricolo Stefano Vicenzi, pioniere
della nuova varietà a Pescantina. Qui Dario Miretti, coadiuvato dal tecnico agrario Marco Baldo che segue lo sviluppo di Green Angel® in provincia di Verona, ha illustrato “dal vivo” le modalità di coltivazione, nutrimento e irrigazione, rispondendo alle domande dei frutticoltori, la maggioranza dei quali – ormai abbandonate le pesche – continua a credere nella coltura del kiwi, economicamente strategica (la produzione di actinidia in provincia di Verona è attestata su 1839 ettari, sul totale dei 2468 coltivati in Veneto).
Un caloroso auspicio in tal senso è stato espresso, al termine dell’Open Day, dal capozona di Coldiretti Giorgio Girardi: “Come organizzazione di produttori è nel nostro interesse accogliere una proposta innovativa come quella rappresentata da Green Angel® con l’autorevole supporto di istituzioni scientifiche di ricerca”.