I “forconi” sono un danno per l’agricoltura
La protesta del movimento dei “forconi”, che ha avuto a Torino il suo epicentro, ha provocato pesanti disagi alla circolazione stradale e, quindi, al trasporto delle merci.
Gli agricoltori hanno subito gravi conseguenze: molti prodotti dell’agroalimentare sono andati persi, con gravi effetti per le aziende, in un momento già di grande difficoltà economica. In molte zone, particolarmente del Torinese, gli agricoltori hanno visto bloccare le proprie produzioni e il regolare trasporto verso i mercati e i centri commerciali.
Allo stesso modo tante altre aziende agricole, proprio a causa dei forti rallentamenti della circolazione stradale, si sono trovate nell’impossibilità di approvvigionarsi di strumenti indispensabili al lavoro (gasolio, sementi, foraggio).
Il quadro economico è già fortemente penalizzato dal crollo dei consumi e, se la protesta dovesse continuare, la situazione diverrebbe insostenibile. Per di più gli episodi di intimidazione e minacce hanno inasprito il clima con il rischio che la protesta possa degenerare in peggio.
Agrinsieme, il coordinamento tra Confagricoltura, Cia e Alleanza delle cooperative italiane agroalimentari, auspica dunque che la protesta si svolga in maniera pacifica e senza sconfinare in forme di violenza, nel pieno rispetto della legalità. Il disagio nel Paese c’è ed è evidente, ma non bisogna arrecarlo ulteriormente a settori che già soffrono, come quello agricolo. Purtroppo vi è anche chi sfrutta il malessere e cerca di saldarlo alla collaudata retorica anti-politica. E’ da irresponsabili soffiare sul fuoco della protesta alla sola ricerca di consensi.