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Grandi vini, le potenzialità secondo i giovani vignaioli


Le splendide sale dell’Enoteca regionale del Moscato a Mango
hanno fatto da cornice al convegno promosso venerdì 14 novembre dall’Anga di Cuneo, il gruppo giovani di Confagricoltura. Tematiche oggetto del dibattito: le potenzialità dei grandi vini del territorio secondo i giovani imprenditori agricoli alla luce anche della nuova Pac 2014/2020. Proprio per illustrare le nuove opportunità che giungono dall’Europa è intervenuto l’europarlamentare Alberto
Cirio, che ha colloquiato con Alberto Giordano e Simone Cerruti, presidente e vicepresidente Anga Cuneo, Davide Cravero, presidente Anga Piemonte, Raffaele Maiorano e Francesca Picasso, presidente e vicepresidente nazionali dell’Anga.
All’incontro hanno preso parte anche Alice Cerutti, delegata dell’Anga al Ceja (Conseil Européen des Jeunes Agriculteurs) e una delegazione dell’Anga Liguria.
““È stato un momento di confronto molto positivo che ci ha permesso di chiarire meglio il ruolo dell’Europa nella programmazione delle politiche di sviluppo dell’agricoltura del nostro territorio – ha sottolineato Alberto Giordano, presidente dell’Anga di Cuneo -. Abbiamo intenzione di proseguire nell’approfondire i discorsi affrontati e grazie alla diponibilità dell’europarlamentare Alberto Cirio abbiamo allo studio un viaggio a Bruxelles per conoscere da vicino le istituzioni europee. È sempre più chiaro, infatti, che sono loro a determinare le linee del nostro futuro ed è bene imparare come a gestire meglio le risorse che arrivano dall’Unione europea”.
Alberto Cirio, dal canto suo, ha ribadito il suo impegno in Europa per attivare finanziamenti e promuovere l’agricoltura italiana, con un occhio di riguardo al Piemonte.
L’europarlamentare ha sottolineato il ruolo delle istituzioni, in particolare dell’Europa, nello sviluppo del settore agricolo e l’importanza del saper utilizzare al meglio gli strumenti a
disposizione, come Pac e Psr. Il “Made in Italy”, ha ricordato Cirio, è il terzo brand al mondo per riconoscibilità: in quest’ottica bisogna promuovere il territorio e le sue attività produttive, per contribuire alla ripresa del Paese. In tal senso, la recente iscrizione delle
colline di Langhe, Roero e Monferrato alla lista del patrimonio mondiale Unesco rappresenta una grande opportunità per dare visibilità al Piemonte e far crescere il tessuto produttivo del nostro territorio, i cui prodotti sono apprezzati in tutto il mondo.
A chiusura dell’incontro è intervenuto il direttore di Confagricoltura Cuneo Roberto Abellonio, che ha incitato i giovani a puntare sull’export: “I nostri nonni erano mezzadri, i nostri padri hanno costruito le cascine: il compito delle nuove generazioni è quello di
vendere i prodotti, puntando sull’esportazione e su prezzi competitivi, pensati su un mercato globale”.