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Gli italiani in vacanza acquistano in cascina


L’acquisto di prodotti alimentari tipici direttamente in frantoi, malghe, cantine, aziende, sagre, bancarelle, botteghe o mercati degli agricoltori ha sfiorato nell’estate 2013 il valore di un miliardo di euro.
E’ quanto emerge da un primo bilancio della Coldiretti dal quale si evidenzia che, sulla base dei dati Ipr marketing, l’80 per cento degli italiani in vacanza non si è lasciata sfuggire la possibilità di gustare i sapori tipici del luogo di villeggiatura.
L’acquisto di prodotti alimentari – sottolinea la Coldiretti – è stato favorito dal fatto che quest’anno quasi un italiano su tre (32 per cento) ha rinunciato al ristorante e si messo ai fornelli per cucinare i cibi da portare in tavola ma anche in viaggio, in spiaggia, in montagna o durante le visite nelle città d’arte. Il pranzo al sacco in vacanza è stata l’unica forma di ristorazione che è cresciuta con la crisi anche se si cerca di caratterizzarlo con i sapori tipici del luogo di vacanza con salumi, formaggi e frutti tipici del luogo di vacanza, magari – sottolinea la Coldiretti – acquistati nelle sagre o nei mercati degli agricoltori di campagna amica che si moltiplicano durante l’estate.
I risultati dell’indagine – afferma la Coldiretti – evidenziano il ritorno del pic nic, perché rispetta quei canoni di sobrietà, libertà, risparmio, ma anche di desiderio di esprimere creatività in cucina che sono propri degli anni della crisi. Una opportunità che cresce nel consenso tra gli italiani che possono risparmiare senza privarsi di prodotti sani, tipici e genuini facili da trovare in tutte le località turistiche. Nelle trasferte durante i viaggi della vacanza ma anche nei luoghi di villeggiatura si sono moltiplicate le occasioni per acquistare direttamente dal produttore per garantirsi una maggiore freschezza ma anche per evitare costose intermediazioni.
Questa estate sono infatti saliti a 8200 i punti vendita di Campagna Amica gestiti direttamente dagli agricoltori dei quali 1125 mercati degli agricoltori, 6566 aziende agricole, 1179 agriturismi, 146 botteghe (www.campagnamica.it) ai quali si aggiungono 254 ristoranti che certificano l’offerta nei menu dei prodotti degli agricoltori. L’acquisto di un alimento direttamente dal produttore è una occasione per conoscere non solo il prodotto ma anche la storia, la cultura e le tradizione che racchiude dalle parole di chi a contribuito a conservare un patrimonio che spesso non ha nulla da invidiare alle bellezze artistiche e naturali del territorio nazionale. In molti casi la vendita è accompagnata anche dalla possibilità di assaggi e degustazioni “guidate”, che consente di fare una scelta consapevole difficilmente possibile altrove, ma anche di verificare personalmente i processi produttivi in un ambiente naturale tipico della campagna. E’ probabilmente questo il segreto del successo in Italia degli agriturismi dove prevedono di recarsi ben il 9 per cento degli italiani in vacanza nell’estate 2013 secondo le elaborazioni di Terranostra. Tra gli elementi che garantiscono un agriturismo di qualità spicca infatti – conclude la Coldiretti – l’utilizzo di prodotti propri e/o tipici locali indicato dal 69 per cento degli ospiti mentre tra quelli che scoraggiano, per ben il 31 per cento, c’è l’impiego di cibi surgelati, convenzionali o industriali.