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Gli allevamenti non sono colpevoli dell’inquinamento


Stando ai dati emersi da uno studio dell’Ispra e dell’Università di Milano, sembra ampiamente confermato quanto da tempo affermato da Coldiretti circa la sproporzionata responsabilità attribuita al settore zootecnico dell’inquinamento delle acque da nitrati.
Soltanto il dieci, venti per cento di tale fenomeno, nella pianura padana, sarebbe imputabile agli allevamenti ed i veri colpevoli andrebbero cercati nell’ambito della depurazione civile, delle attività industriali e, comunque, al di fuori del mondo agricolo.
Al di là delle percentuali che potranno essere meglio valutate soltanto a seguito della puntuale conoscenza dei dati scaturiti dai citati Istituti di ricerca, sembra chiaro che la zootecnia piemontese sia stata ingiustamente accusata e penalizzata in questi anni per responsabilità non del tutto sue.
Gli studi a cui si fa riferimento, d’altro canto, sono stati chiesti da Coldiretti al fine di supportare con elementi scientifici una consapevolezza che emergeva chiaramente anche solo da un’analisi delle aree individuate come vulnerabili da nitrati, spesso difficilmente spiegabili sulla base del carico zootecnico presente. Non è più prorogabile, pertanto, la riapertura di un tavolo di discussione in sede nazionale e regionale, dal quale dovranno scaturire elementi e proposte che debbono essere portate sui tavoli comunitari per una complessiva revisione di vecchie e scorrette regole che da troppo tempo penalizzano la nostra zootecnia.