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Gestione rischi: si abbassa la soglia d’indennizzo, ma servono le liquidazioni


Importanti novità sono contenute nel Regolamento Omnibus per quanto riguarda la gestione dei rischi: un tema che sta assumendo una sempre maggiore e più rilevante importanza, stante i cambiamenti climatici in atto.

Grazie all’azione congiunta svolta da Asnacodi e Coldiretti sono state introdotte importanti modifiche alla normativa, richieste e attese in particolare da realtà come quella piemontese, per effetto delle quali è stato possibile abbassare la soglia oltre la quale scatta l’indennizzo (dal 30% al 20%) ed è stato, inoltre, aumentato al 70% del parametro il sostegno usufruibile da ogni singola azienda. Ciononostante è ancora troppo elevato il numero di imprese agricole piemontesi in attesa di ricevere la liquidazione del contributo relativo alle polizze assicurative sottoscritte nel 2015 contro le avversità atmosferiche.

Si tratta di una situazione che richiede la massima attenzione e che sta generando tensioni finanziarie sia sui Consorzi di Difesa, i quali hanno svolto un’opera importante di sostituzione della pubblica amministrazione supportando le aziende associate, che nei confronti delle imprese agricole. A breve, inoltre, tali soggetti saranno chiamati a sostenere i premi relativi alle polizze assicurative riguardanti la campagna 2018.

“La necessità è che, al più presto, le istituzioni competenti risolvano tale criticità – affermano Delia Revelli presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa delegato confederale -. Sotto questo punto di vista è da tempo che, unitamente ai Consorzi di Difesa ed Asnacodi, stiamo seguendo l’evolversi della situazione ed esercitando un’azione di pressione affinché si giunga, in tempi strettissimi alla liquidazione dei contributi spettanti sia per il 2015 sia per gli anni successivi”.

Oltretutto, al fine di evitare il disimpegno dei fondi Ue, il Ministero dovrà recuperare il “tempo perso” e riuscire a riconoscere i premi spettanti al settore agricolo, relativi alle annate pregresse, entro il 31 dicembre 2018.

L’agricoltura Piemontese, anche per effetto dei sempre più significativi cambiamenti climatici, non può fare a meno di assicurare le proprie produzioni agricole, adottando un’adeguata azione di gestione del rischio. “L’indirizzo, quindi, non può che essere quello di  incentivare il ricorso all’utilizzo di adeguate coperture assicurative attraverso i Consorzi di Difesa, anche mediante gli strumenti innovativi recentemente introdotti che permettono di beneficiare di compensazioni, qualora la perdita di prodotto o di reddito sia superiore al 20% della media di riferimento”, concludono Revelli e Rivarossa.