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Frutticoltura biologica il punto a Manta il 4 marzo


La produzione biologica è in piena crescita. In Piemonte i numeri mostrano un’impennata: decine di aziende di tutte le dimensioni sono coinvolte nel percorso di conversione al metodo biologico. Melo e pero sono le specie più coinvolte, con rispettivamente 680 e 389 ettari, già ben oltre il 10% della superficie regionale.
La scelta è dettata dall’attenzione all’ambiente e al consumatore, ma anche dalle opportunità di un mercato che riesce a remunerare l’impegno dei produttori. La filiera si sta strutturando, con aggregazioni che dialogano con la grande distribuzione e con buyer internazionali. Anche la trasformazione in preparati innovativi sta crescendo con nuove strutture sul territorio.
Uno scenario in fermento, in cui occorre fare il punto su: il trend dei mercati locali e internazionali, i percorsi commerciali e il ruolo del marketing. Ma anche il percorso in campo: più ricerca mirata, più consulenza tecnica, per fornire un supporto adeguato ai produttori, specie a chi inizia il percorso di conversione.

VENERDI 4 MARZO A MANTA

Insieme con gli altri attori della filiera biologica piemontese, la Fondazione Agrion ha voluto organizzare un momento di confronto e discussione (venerdi 4 marzo, ore 14,15, sede Agrion a Manta) circa lo stato dell’arte, le criticità ancora irrisolte, gli spunti per la ricerca e le reali prospettive di mercato.
Il convegno vuole dunque essere un’occasione per affrontare a 360° le problematiche e le opportunità cui si trova di fronte chi sceglie di intraprendere questo percorso.
Agrion si è occupata, attraverso l’incorporata Creso, di ortofrutticoltura biologica fin dai suoi primi passi in Piemonte. Mette a disposizione della filiera i risultati della propria attività di ricerca traducendola in indicazioni applicative, trasmesse ai tecnici che seguono le aziende a conduzione biologica.

SITUAZIONE E OPPORTUNITA’ PSR

L’assessore regionale all’agricoltura Giorgio Ferrero e il presidente di Agrion Giacomo Ballari esporranno un quadro della situazione piemontese, le opportunità e le attese, oltre alle misure attivate sul PSR.
Roberto Della Casa, docente dell’Università di Bologna e fondatore del network Italiafruit, studioso d’avanguardia delle filiere dei prodotti alimentari freschissimi, esperto di marketing ed economia agricola, interverrà con una relazione focalizzata sulla situazione attuale e sulle prospettive di mercato dell’ortofrutta biologica, con particolare riferimento agli elementi critici su cui concentrarsi per uno sviluppo duraturo oltre le mode del momento.

SVILUPPO FRUTTICOLTURA BIOLOGICA
E ATTIVITA’ SPERIMENTALI

Graziano Vittone di Agrion illustrerà lo sviluppo della frutticoltura biologica in Piemonte. Agrion coordina i consulenti tecnici, definisce le linee tecniche condivise sul territorio e diffonde la newsletter Frutticoltura/BIO che supporta le scelte tecniche degli operatori. Luca Nari presenterà l’attività sperimentale: i progetti di ricerca nell’ambito dei quali sono state e sono attualmente studiati i nuovi approcci per una frutticoltura sempre più ecosostenibile, in linea con i precetti del protocollo biologico. Sono infatti allo studio, in collaborazione con Università e Politecnico di Torino, metodi innovativi per una difesa “di precisione” contro la ticchiolatura, il controllo meccanico delle infestanti e la valorizzazione della fertilità organica del suolo.

VARIETA’ RESISTENTI

Seguirà l’intervento di Lorenzo Berra di Agrion, focalizzato sulle recentissime acquisizioni in tema di varietà naturalmente tolleranti o resistenti alle patologie più gravi delle specie da frutto. Si tratta di risultati di un lavoro continuativo: attraverso una successione di incroci controllati con specie selvatiche portatrici di caratteri di resistenza naturale alle malattie, la ricerca è approdata ad un panel di varietà di interesse, capaci di coniugare tratti qualitativi di ottimo livello con un elevatissimo quoziente di gestione sostenibile, grazie al corredo cromosomico che le rende “immuni” o poco sensibili ad uno o più patogeni. Ciò significa ridurre drasticamente gli interventi fitosanitari necessari per il controllo della avversità.

CERTIFICAZIONI

Nel corso del Convegno verrà affrontato anche il tema centrale delle certificazioni, le novità previste da una normativa anch’essa in costante evoluzione per stare al passo con un settore dinamico e in crescita. La relazione sarà a cura di Paolo Carnemolla, Presidente di FederBio.
A seguire l’intervento di un frutticoltore biologico piemontese di lungo corso, Sergio Bunino, che impreziosirà la giornata con i suggerimenti scaturiti da un’esperienza pluridecennale sul campo.

DIBATTITO E ATTI

I temi toccati dai relatori saranno poi discussi in un dibattito animato dagli interventi programmati degli operatori della filiera.
Un settore in crescita si deve infatti strutturare per cogliere tutte le opportunità e le diversificazioni di un mercato interessato alle produzioni ottenute ai piedi dell’arco alpino, un ambiente prezioso che contribuisce al valore nutrizionale e salutistico dell’ortofrutta biologica piemontese.
L’incontro è rivolto a tutti i soggetti che operano nella filiera biologica e a chiunque sia interessato ad approfondire le conoscenze sull’argomento. Il materiale presentato dai relatori sarà successivamente reso disponibile per una libera consultazione sul portale istituzionale della Fondazione: www.agrion.it.