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Frutta, carne e formaggio l’embargo russo fa paura


Gli effetti dell’embargo imposto dalla Russia ai prodotti agroalimentari italiani hanno iniziato a farsi sentire anche in Piemonte con il blocco delle esportazioni di frutta. Nella notte tra giovedì 7 e venerdì 8 agosto, dodicimila quintali di pesche caricate su una sessantina di camion frigo, partite dai magazzini piemontesi, sono stati respinti alle frontiere e in questo momento sono tornati al mittente.

PESCHE, UN’ALTRA MAZZATA
Dice Antonio De Concilio – direttore di Coldiretti Piemonte: “Un’altra mazzata ai produttori di pesche, che già stanno vivendo un mercato particolarmente stanco. Con questa novità negativissima, la Commissione Europea non può più tergiversare su un ritiro straordinario, così come richiesto nelle scorse settimane dalla nostra Organizzazione. Le imprese frutticole stanno rischiando il fallimento per situazioni che non dipendono assolutamente da loro. Si tenga conto che il 60% dei due milioni di quintali di frutta prodotti in Piemonte sono destinati all’estero ed in questo periodo dell’anno i Paesi dell’Est e la Russia in particolare rivestono un ruolo di primo piano nelle importazioni. Di qui la forte incidenza negativa dell’embargo. Inoltre, pur nella stanchezza complessiva del mercato, nei Paesi dell’Est, le pesche piemontesi hanno avuto un lieve aumento nella richiesta”.

TREMILA AZIENDE AGRICOLE IN CRISI
Coldiretti Piemonte con grande determinazione chiede anche alla Regione Piemonte ed al Ministero di tallonare la Commissione Europea nell’interesse di tutta l’economia piemontese ed italiana. Nel solo Piemonte, sono tremila le imprese agricole che producono frutta e che quest’anno hanno occupato ben 4 mila stagionali per le operazioni di raccolta. Stiamo parlando di due milioni di quintali di frutta, prodotta su settemila ettari.

NON SOLO FRUTTA
L’embargo dei prodotti agroalimentari imposto da Putin preoccupa non poco anche altre produzioni pur essendo queste meno deperibili. Esso riguarda: carne di manzo e maiale, pollo, pesce e frutti di mare, latte e latticini, frutta e verdura provenienti da Ue, Usa, Norvegia, Australia e Canada, con l’esclusione di alcolici e di prodotti per bambini.

FORMAGGI
In particolare, nel 2013 le esportazioni europee di formaggi verso la Russia sono state quantificate DAL Clal in 257.265 tonnellate. Nel 2013 la Bielorussia, secondo fornitore, ha esportato in Russia 136.187 tonnellate di formaggi.