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Frisona, la grande bellezza il 29 marzo a Saluzzo


Nel settore zootecnico c’è una “grande bellezza” che ogni volta richiama l’attenzione e gli applausi del pubblico alle rassegne specializzate. Si tratta della bianconera Frisona: potente, elegante e toelettata come si fa con le star.
E’ quanto accadrà alla prossima Mostra provinciale di Saluzzo, in programma al Foro Boario nell’ultimo weekend di marzo. Sabato 29 marzo sfileranno un’ottantina di capi, tra cui numerose campionesse, provenienti da nove diversi allevamenti della Granda. La “crème” di una razza che oggi sarebbe riduttivo definire “macchina da latte”.
Certamente le Frisone sono e restano le regine della produzione lattifera.
Come sottolinea il presidente della sezione Frisona all’interno dell’Apa Livio Diale, “la media produttiva per capo è passata dai 40-45 quintali di qualche decennio fa agli attuali 90-95 quintali”. E oggi la bianconera, spiega Diale, “è una realtà di primo piano della zootecnia provinciale, con 4 milioni di quintali di latte prodotto e un fatturato di 150 milioni di euro”. Sempre parlando di numeri, la sezione conta più di 400 soci per un patrimonio di 65 mila capi, di cui 44.500 vacche in lattazione.
Ma ci sono ulteriori aspetti da rimarcare: i grandi risultati ottenuti dal mondo allevatoriale circa la qualità della vita degli animali e l’elevato indice genomico dei singoli capi. La parola-chiave è “selezione” e racconta di un percorso che affonda le radici nella preistoria. “Sono 15 mila anni – afferma Bartolomeo Bovetti, direttore dell’Apa di Cuneo – che l’uomo si occupa delle razze bovine, per trarne più carne e più latte. Si è poi passati dalla fase primordiale della selezione massale alla selezione individuale, e negli ultimi decenni al miglioramento delle produzioni, con uno scatto formidabile circa i livelli qualitativi di grassi e proteine del latte. Nel contempo – aggiunge Bovetti – gli allevatori della Frisona hanno saputo affiancare al discorso produttivo una cura specifica dell’animale, che oggi vanta un’alta longevità grazie a un modello di stabulazione e a uno stile di vita dove stress e disagi sono ridotti ai minimi termini, come vuole la sensibilità moderna”.
Mucche potenti, belle, e “felici” dello status raggiunto. Lo sanno bene gli addetti ai lavori, ma lo possono constatare direttamente a Saluzzo i visitatori-consumatori che vogliono far scoprire ai loro figli come funziona, dal vivo, una filiera del latte misurabile in pochi passaggi, dalla stalla al prodotto in vendita.
Con la consueta collaborazione del Comune di Saluzzo, la Mostra provinciale prenderà le mosse venerdì 28 marzo: dalle 12 alle 18 arrivo e sistemazione nelle poste mobili dei capi. Sabato 29 marzo dalle 9 alle 13 le sfilate, con la valutazione delle categorie manze e vacche. Al termine la premiazione.