Formazione agroalimentare progetto Italia – Francia
Giovedì 21 settembre si è svolta a Cuneo la Giornata della Cooperazione Territoriale Europea, con il seminario sul Programma Interreg Italia-Francia Alcotra 2014-2020 che ha visto gli interventi di numerose autorità, ma, soprattutto, durante il pomeriggio e la sera, ha avuto come protagonisti i giovani.
Nell’ambito della manifestazione, la sede di AgenForm (Agenzia dei Servizi Formativi della provincia “Granda”), in piazza Torino, ha ospitato la presentazione del progetto Alcotra TransFoVAAL, finanziato con 957.464 euro di cui la quasi totalità proveniente da fondi europei.
Sono partner dell’iniziativa AgenForm (capofila), Poliedra Progetti Integrati di Torino, Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università di Torino, Apice (Associazione per l’Incontro delle Culture in Europa) di Cuneo, Maison Régionale de l’Elevage di Manosque, Lycée Agricole di Gap e quello di Digne Carmejane.
Il progetto ha come riferimento i settori agroalimentare agricolo e artigianale, con l’obiettivo ambizioso di realizzare percorsi transfrontalieri di formazione tecnico-professionali post diploma non accademici e di rendere valide le competenze maturate in entrambi gli Stati.
In particolare si rivolge ai giovani che, studiando e lavorando, vogliano ottenere la preparazione nel comparto della trasformazione agroalimentare in Italia e della produzione e commercializzazione agroalimentare in Francia. Anche attraverso lo svolgimento delle attività di studio e di quelle pratiche in ambedue le nazioni.
La programmazione sperimentale prevede l’avvio, a partire dal settembre 2018, di due corsi: uno in provincia di Cuneo e l’altro nei Dipartimenti Alpes de Haute Provence e Hautes Alpes. Con la conclusione del progetto nel dicembre 2019.
Tutti gli intervenuti alla presentazione hanno sottolineato l’importanza dei percorsi di formazione e il riconoscimento, da parte dei due Paesi, di un modello parificato riguardante le professionalità acquisite. Nell’ottica di scambiarsi le esperienze sviluppate e di maturare una competenza transfrontaliera.
“La formazione promossa insieme – hanno detto il presidente e il direttore AgenForm, Luigi Lerda e Giancarlo Arneodo – è fondamentale per aumentare ulteriormente la conoscenza reciproca e superare le differenze che ancora possono esistere tra le nostre aree di confine”.
Concetti ripresi dalla vicepresidente della Regione Paca, Eliane Barreille, e dal presidente Maison Régionale de l’Elevage Paca, Eric Lions: “I nostri territori hanno buone opportunità di sviluppo dell’agroalimentare e la formazione permette di preparare i giovani ad affrontare la globalizzazione con gli strumenti più adatti”.
Per l’assessore regionale all’Agricoltura, Giorgio Ferrero, “il lavoro di armonizzarele regole, in campo formativo, tra i vari Paesi, è fondamentale per ottenere dei risultati finali soddisfacenti”.
Il presidente della Provincia e sindaco di Cuneo, Federico Borgna, ha messo in evidenza come l’Europa Unita abbia creato le condizioni per 70 anni di pace e relativa prosperità tra le nazioni del Vecchio Continente. Aggiungendo: “I progetti Alcotra, come il TransFoVALL, perseguono il migliore obiettivo al quale oggi si possa puntare: l’investimento sul capitale umano. Soprattutto nel nostro territorio italo-francese da non considerare più di confine, ma di cerniera, con nel suo cuore le Alpi e le montagne”.
I tecnici del settore formativo delle due nazioni hanno messo a confronto l’attuale situazione esistente nel campo dei profili professionali, con il sistema italiano gestito dalle regioni e quello francese già uniformato a livello nazionale.
Interessante l’analisi del presidente di Apice, Franco Chittolina, sull’Europa e le opportunità di formazione e lavoro per i giovani. “Il futuro – ha affermato – sta nel superamento delle frontiere fisiche ma anche, e forse soprattutto, nel far dialogare, tra di loro, le diverse culture. Il senso del progetto TransFoVALL è proprio questo: attraverso il nostro piccolo contributo costruire l’Europa qui come si fa a Bruxelles. Il mondo è cambiato: le vecchie generazioni e il loro modello di Europa sono giunte al capolinea, ora tocca a quelle giovani ripensarne e costruirne uno nuovo”.
Le conclusioni finali le ha tratte l’assessore regionale allo Sviluppo della Montagna e alla Cooperazione Transfrontaliera: “Nella Giornata della Cooperazione Territoriale Europea abbiamo fatto la verifica di metà cammino della programmazione 2014-2020. Ma già dobbiamo iniziare a pensare adesso agli scenari e alle prospettive della prossima che va dal 2021 al 2027. Questo progetto sulla formazione può essere molto utile per fornire elementi di valutazione e di criticità sulla costruzione di un percorso capace di far crescere l’Europa Unita”.