Fondazione Agrion a Carpeneto mette in campo strumenti innovativi per ottimizzare le produzioni corilicole
La crescita del settore corilicolo a livello regionale e nazionale vede la Fondazione Agrion affrontare nel 2019 sfide nuove ed interessanti, a sostegno delle aziende produttrici della regione. In primis, è d’obbligo affrontare alcune riflessioni sia sul materiale vivaistico da impiegare nei nuovi impianti sia sulle scelte da effettuare per la messa a dimora delle piante. La Regione Piemonte, tramite il Servizio Fitosanitario, ha disposto in merito l’adozione aggiuntiva di “Linee guida per la gestione e la tracciabilità del materiale di propagazione del nocciòlo” e pubblica annualmente l’elenco aggiornato dei fornitori autorizzati alla produzione e vendita di questo materiale vivaistico.
Dopo un proficuo confronto con la filiera produttiva e vivaistica della regione, la Fondazione Agrion ha deciso di dare il via ad una nuova iniziativa sui campi del Centro Sperimentale di Carpeneto (AL) per favorire il miglioramento della qualità e della produzione corilicola piemontese. Grazie al sostegno dei principali vivaisti piemontesi, di Unioncamere Piemonte e di Regione Piemonte, è stato realizzato un campo pilota di valutazione di sesti di impianto differenti (5 x 5 m; 6 x 3 m; 6 x 6 m) con sistemazione regolare ed a quinconce. Definire infatti le potenzialità produttive di diversi sesti di impianto della cultivar Tonda Gentile Trilobata nelle aree di nuova espansione della nocciola, contraddistinte da fertilità ed esigenze di meccanizzazione particolari rispetto a quelle tradizionali di coltivazione, rappresenterà un elemento chiave nella progettazione dei nuovi corileti.
“Si tratta di una sfida importante per la Fondazione, che propone un’innovazione di rilievo nella gestione del noccioleto – spiega Giacomo Ballari, presidente di Fondazione Agrion -; la nostra mission è quella di fornire alle aziende corilicole strumenti innovativi per ottimizzare le produzioni a costi di gestione contenuti. Compito dei nostri tecnici sarà quello di trasferire alle filiere, produttive e vivaistiche, attraverso una stretta collaborazione con i tecnici di consulenza aziendale, tutte le informazioni tecniche e scientifiche che scaturiranno dalla sperimentazione in modo che siano fruibili da tutti nel più breve tempo possibile”.
“Il progetto è realizzato grazie al contributo ed al supporto delle aziende vivaistiche Negro Carlo (Dogliani – CN), On Sale di Alizeri Stefano (Castelnuovo Bormida – AL), Roveta Ernesto (Bubbio – AT), Vivai Nicola di Nicola Marco (Mombercelli – AT), Azienda Piovano Luigi (Cambiano – TO), Vivalb (Alba – CN) che per prime hanno creduto in questo lavoro sperimentale di ricerca applicata. E grazie al sostegno di UnionCamere Piemonte e Regione Piemonte”.