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Flavescenza dorata nuovi obblighi ed eccezioni


E’ stata pubblicata una Determina Regionale che aggiorna l’applicazione del Decreto Ministeriale del 31 maggio 2000 “Misure per la lotta obbligatoria contro la Flavescenza Dorata della vite”.

FINO A QUATTRO TRATTAMENTI
Come nel 2013, in provincia di Cuneo, zona di insediamento della malattia, oltre ai due trattamenti insetticidi obbligatori i viticoltori hanno la possibilità di effettuarne un terzo ed eventualmente, in presenza di elevata popolazione di Scafoide, un quarto trattamento insetticida.
In questi casi è ammesso l’impiego di una delle sostanze attive già utilizzate nei primi due interventi, ma con alcune limitazioni:
– I prodotti contenenti il principio attivo clorpirifos etil non possono essere utilizzati oltre il 30/07 per il rischio residui nel vino, ma potranno essere di nuovo impiegati dopo la vendemmia;
– una sostanza attiva non potrà comunque essere impiegata più di due volte e la possibilità di utilizzare la stessa sostanza attiva per due volte varrà solo a partire dal terzo trattamento.
Nella Determina del 2014 sono state inserite due novità rilevanti.

FACOLTA’ DI INTERVENTO CONDIZIONATO
Prima di tutto, a seguito delle richieste fatte dalle Organizzazioni di produttori agricoli sulla scorta delle esperienze passate e riguardo all’elevata presenza di scafoideo nel periodo a ridosso della vendemmia, sia in pre vendemmia sia in post vendemmia, è stata data la facoltà di intervenire con un eventuale solo trattamento insetticida con piretroidi, a patto che le molecole utilizzate siano registrate per l’impiego contro le cicaline della vite e lo scafoideo.
Nell’utilizzare tali insetticidi si deve porre particolare attenzione all’intervallo di sicurezza.

LE AZIENDE BIOLOGICHE
La seconda novità riguarda le aziende che aderiscono all’agricoltura biologica. Queste devono eseguire obbligatoriamente tre trattamenti insetticidi con piretro sui giovani, ogni 7-10 giorni, nel periodo maggio-giugno; il posizionamento dei trattamenti deve essere stabilito tenendo in considerazione la fioritura della vite e il ciclo dello scafoideo. Nelle situazioni in cui non sono presenti piante con sintomi ed è opportunamente documentata l’esiguità di popolazione di Scaphoideus titanus (0,02 forme giovanili per pianta) i trattamenti obbligatori con piretro possono essere ridotti a due.

(Fonte: Cia Cuneo)