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Firmato a Sale San Giovanni l’accordo di filiera biologica dell’Enkir, il cereale più antico del mondo


Nel municipio di Sale San Giovanni, è stato firmato l’accordo di filiera biologica per l’annata agraria 2018  dell’Enkir, il cereale più antico del mondo, riscoperto in Alta Langa e valorizzato grazie a Coldiretti Cuneo e alla consulenza tecnica dell’Agenzia 4A in collaborazione con il molino Marino di Cossano Belbo e la cooperativa 7 Vie del Belbo.

L’Enkir ha delle peculiarità che lo rendono unico: sotto il profilo qualitativo, è un cereale biologico per natura grazie ad una doppia “pelle” che lo difende naturalmente da malattie e muffe, ha un basso contenuto di glutine che lo rende ideale per le diete povere di questo componente e per chi soffre di intolleranze ai frumenti. Inoltre, dal punto di vista agronomico, si adatta perfettamente ai terreni poveri dell’ Alta Langa, non richiede grandi quantità di acqua e resiste bene al freddo e ad eventuali gelate tardive.

“Quest’anno sale a 20 il numero di imprese coinvolte per un totale di circa 100 ettari: questo è uno dei tanti progetti che prendono vita grazie a Coldiretti – commentano Bruno Rivarossa e Tino Arosio di Coldiretti Cuneo –  che sostiene le filiere locali perché valorizzano le intuizioni del mondo agricolo e danno risposte concrete ai giovani e a quanti vivono di agricoltura, rendendoli  protagonisti ed attori fondamentali del territorio”.

Un successo che scaturisce da una filiera virtuosa, che trae origine dalla sinergia tra il Molino Marino – che con un rilevante impegno economico ha riscoperto l’Enkir e ha iniziato a promuoverlo – Coldiretti, che ha seguito dal suo nascere il progetto, mettendo a disposizione delle imprese sia il supporto tecnico per garantire la qualità delle produzioni che la consulenza professionale per seguire gli aspetti burocratici e la Cooperativa 7 Vie del Belbo, che riunisce le aziende agricole che coltivano il cereale.

In occasione della firma, è stato proposto di istituire la Denominazione d’Origine Comunale, “De.Co.” per salvaguardare la tipicità di questa produzione che si estende a dodici Comuni dell’Alta Langa.

La “De.Co”, a seguito di una delibera comunale, certificherà il luogo di “nascita” e di “crescita” dell’Enkir.

“Una vera e propria carta d’identità che legherà la produzione ai territori di origine – conclude Gianni Gentile, segretario Zona Coldiretti Mondovì e Ceva –e che servirà a promuovere ulteriormente tutti i prodotti che si possono realizzare con questo cereale, dalle farine, al pane alle focacce e ai biscotti, che già oggi sono conosciuti e apprezzati da un ampio pubblico, grazie agli accordi siglati con le più importanti catene alimentari”.