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Finalmente è più facile trasportare vino


Il vino made in Italy ha chiuso il 2013 con un 7% delle vendite oltre frontiera per un fatturato di oltre 5 miliardi. Pur con una contrazione del 4% i quantitativi esportati dei nostri vini si sono confermati oltre i 20 milioni di ettolitri, circa la metà della produzione nazionale. Se poi guardiamo agli spumanti i numeri sono da record sia in valore, +18%, che in volume, +13%. Spumanti che hanno aumentato le spedizioni all’estero: +40% nel Regno Unito, +13% negli USA, per un valore in crescita del 18%, +29% in Russia, +53% in valore. Numeri che legittimano il pieno sostegno di una politica di tutela e valorizzazione del comparto.
A tal proposito – sostiene la COPAGRI – ben venga il primo passo verso la semplificazione delle procedure formalizzato dall’Ispettorato Repressione Frodi (ICQFR), che consente ai nostri produttori vitivinicoli di trasportare il vino con i soli attestati validi in Italia fino alla dogana, ovvero come se lo spostamento dovesse avvenire esclusivamente dentro i nostri confini. Sarà poi predisposta in dogana l’intera documentazione necessaria alle esportazioni. Ciò significa risparmio di risorse finanziare oltre che di tempo, poiché in precedenza la documentazione per l’export doveva essere pronta già dall’uscita dai luoghi di produzione, con un aumento appunto del carico burocratico e dei costi: “Auspichiamo che tale sensibilità, venga riposta anche per gli altri settori dell’agroalimentare”, dichiara il presidente regionale Copagri Piemonte, Francesco Carrù.