Festival della montagna, dal 24 al 29 novembre a Cuneo. C’è anche Reinhold Messner
Dal 24 al 29 novembre va in scena, a Cuneo, il Montagna Festival: iniziativa dedicata alle Terre Alte e promossa dall’assessorato alle Manifestazioni del Comune e dall’Uncem Piemonte, con il sostegno di Provincia, Regione, Fondazione Crt, Ubi Banca, Camera di Commercio e Atl.
L’inaugurazione della kermesse è in programma venerdì 24, alle 17, nella splendida cornice di Palazzo Samone, alla quale seguirà l’apertura della mostra “Semplicemente… Elva”: il piccolo e incantevole Comune della Valle Maira. Di sera, alle 21, nella Sala Einaudi della Provincia, viene presentato il docufilm sul grande alpinista cuneese Matteo Campia.
Poi, per cinque giorni, sono previsti convegni, tavole rotonde, dibattiti, spettacoli teatrali, proiezioni cinematografiche, la presentazione di libri e dei percorsi turistici offerti dal territorio, l’esibizione della Corale “La Baita”, la premiazione del concorso fotografico nazionale Onaf (Organizzazione Nazionale degli Assaggiatori di Formaggio) sulla “Vita d’alpeggio”, l’appassionante serata riguardante le imprese quotidiane delle donne e degli uomini del Soccorso Alpino e Speleologico Italiano e l’iniziativa con lo straordinario alpinista, esploratore e scrittore di Bressanone, Reinhold Messner: quest’ultimo appuntamento organizzato da Nuovi Mondi Film Festival di Valloriate. Il tutto in un crescendo di emozioni.
Il tema di MontagnaFestival 2017 è quello dei borghi alpini che hanno bisogno di riscatto e di tornare ad essere vissuti. “In Piemonte e nel Cuneese – sottolinea il presidente regionale Uncem, Lido Riba – è determinante la rivitalizzazione dei borghi alpini: in particolare di quelli oggi abbandonati per la fuga delle persone verso la pianura. Un fenomeno che ha condizionato, negli ultimi decenni del Novecento, lo sviluppo socio-economico di un terzo dell’Italia”.
Per il sindaco e l’assessora alle Manifestazioni del Comune di Cuneo, Federico Borgna e Paola Olivero “il capoluogo della “Granda”, con il legame tra città e montagna fatto ieri di migrazioni e oggi di ritorni verso le terre alte, è un simbolo decisivo di questa situazione e del suo possibile sviluppo futuro. I borghi alpini tornano a vivere se, oltre alla ricostruzione dei muri, si rigenera una comunità che in quel luogo vive e fa impresa”.
Concetti condivisi dall’assessore regionale alla Montagna, Alberto Valmaggia. “Bisogna guardarealle terre alte– afferma Valmaggia – non più come ad aree marginali e di confine, ma come potenziali centri di un nuovo modello di sviluppo. Con l’obiettivo, creando condizioni dignitose di vita, di far rimanere le persone ad abitarci e di richiamarne altre attraverso l’insediamento di nuove attività. Il Cuneo Montagna Festival, con il suo programma di iniziative culturali e di approfondimento, aiuta a conoscere le realtà montane e può indicare le strade per raggiungere gli obiettivi”.
Per il viceministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Andrea Olivero “Cuneo dimostra di voler guardare alla montagna non come a un museo, ma a una realtà viva e che deve essere sempre di più abitata e vissuta. In questa prospettiva il Festival assume un ruolo importante, anche per saldare quella frattura tra terre alte e pianura che in questi anni ha prodotto guasti ambientali e sociali drammatici. Sono certo che i cuneesi sapranno sentire sempre di più la montagna come parte della loro cultura e identità”.
(Nella foto: Reinhold Messner)