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Europa, semestre agricolo sotto il segno dell’Italia


Il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, ha illustrato le linee strategiche in campo agroalimentare che l’Italia intende perseguire nel semestre di presidenza europea appena iniziato.
Di seguito, i tratti salienti del suo intervento.

CENTRALITA’ AGRICOLA
Da oltre un quinquennio l’agricoltura e le politiche agricole hanno conquistato una rinnovata centralità nell’agenda politica di tutti i Paesi a livello globale.
Nell’Unione europea siamo storicamente abituati a questa centralità, se si pensa che la Politica agricola comune, ancor oggi tra le più rilevanti del bilancio UE, è stata la prima politica messa in campo dalla Comunità economica e che, come tale, ha funzionato come tra i più importanti laboratori del processo d’integrazione.
Anche in Europa, tuttavia, di questa centralità ci stavamo dimenticando, adattandoci all’idea di un fisiologico declino di un settore produttivo sempre meno importante in termini di contributo al PIL e sempre meno strategico, in un mondo che sembrava aver risolto i problemi di quantità di cibo e che doveva semmai porsi solo il problema della sua più equilibrata distribuzione.
Per capire che si trattava di un errore, c’è voluta l’impennata dei prezzi agricoli mondiali del 2007-08 e il loro successivo stabilizzarsi su un trend di livello più elevato ma, soprattutto, caratterizzato da estrema variabilità rispetto al passato.

COMMERCIO E PROTEZIONISMO
Alla crescente importanza dei mercati mondiali dei prodotti agricoli per tutti i Paesi è ovviamente legato a doppio filo il tema del commercio e del protezionismo e dei relativi negoziati, in riferimento alla riduzione sia delle barriere tariffarie che non tariffarie.
A riguardo, la mini intesa raggiunta a Bali ha solo in parte chiarito il futuro della Doha development agenda, lasciando in larga parte sul tappeto gli ostacoli che si frappongono alla chiusura dei negoziati commerciali in ambito OMC.
Ciò comporta l’opportunità di seguire con forza la strada degli accordi bilaterali e plurilaterali. In questa partita strategica, l’Europa dovrà non solo far pesare il fatto di essere ancora il mercato più ricco del mondo, ma deve anche, con riferimento ai prodotti agroalimentari, valorizzare e difendere con forza il sistema delle indicazioni geografiche: infatti, è questa la principale arma di difesa e valorizzazione dell’enorme giacimento di qualità e tipicità delle tante agricolture del vecchio continente.

INTERNET
In questo senso, è essenziale che l’Europa nelle sedi di trattativa tenga in debito conto le sfide tecnologiche che coinvolgono tutta la filiera agroalimentare. Penso ad uno strumento come internet prima di tutto.

MODELLO EUROPA
Dobbiamo porci l’interrogativo se l’Europa sia in grado di avere un ruolo di primo piano nelle sfide globali per prossimo futuro, non solo garantendosi l’autosufficienza, ma soprattutto creando le condizioni affinché il sistema agroalimentare europeo nel mondo sia considerato come un modello.
La questione alimentare del futuro comporta una grande sfida geopolitica, di cui si vedono già i primi segnali (si pensi a fenomeni come il land grabbing o la lotta per le risorse), ed è una riflessione su cui l’Europa si deve confrontare. A partire dalle aree a noi più vicine, come il Mediterraneo.
Seguendo questa convinzione siamo convinti che l’appuntamento di EXPO Milano 2015 rappresenterà non solo una straordinaria opportunità per i settori agricolo e agroalimentare dell’Unione Europea, ma anche una eccellente piattaforma di discussione per il mondo intero sulle sfide alimentari globali di oggi e del futuro.

SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE
Sulla sostenibilità ambientale, va rilanciata la strategia Europa 2020 e va monitorata e valorizzata la prima applicazione della nuova Pac 2014-2020.
Sarà questa, infatti, la sperimentazione di un nuovo approccio alla politica agricola, con cui una quota crescente del sostegno accordato al settore è rivolto a remunerare beni e servizi pubblici, quali esternalità positive dell’attività produttiva agricola e della presenza degli agricoltori e delle comunità rurali sul territori.
Su questo fronte, in particolare, va monitorato e gestito il greening della Pac, così come vanno valorizzate tutte le esperienze che vanno verso la maggiore sostenibilità dell’agricoltura.

CITTADINI E CONSUMATORI
Cittadini e consumatori, anch’essi da porre al centro delle politiche agricole, come soggetti sempre più alleati dei produttori e sempre più da coinvolgere nella produzione delle normative, attraverso l’uso moderno e trasparente dell’informazione, dell’etichettatura, della tracciabilità, per essere messi in condizione di conoscere sempre meglio quello che comprano e quello che mangiano.
Quello della qualità agroalimentare, dei suoi segni e della sua certificazione, è un tema controverso in Europa ma ineludibile, perché ad esso tutti i cittadini-consumatori sono interessati, e rientra nell’ottica imprescindibile di garantire ai consumatori un bene pubblico essenziale, come l’informazione fornita in maniera corretta e trasparente.

GREEN E BLUE ECONOMY
Infine, il tema dei temi: il lavoro, ma anche quelli ad esso connessi, quali la crescita, i giovani, il capitale umano, che ovviamente sono al primo posto dell’agenda politica ed economica del semestre italiano e che vanno adeguatamente declinati anche in agricoltura. A tale riguardo le politiche europee di settore non potranno che essere valutate anche sulla base delle opportunità di lavoro che esse saranno in grado di generare, con particolare riferimento all’agricoltura di qualità e alle nuove frontiere della green e blue economy.

GLI IMPEGNI CONCRETI
Per quanto riguarda i dossier già avviati dalla Presidenza greca:
• Continueremo a seguire gli “Atti Delegati” della riforma della PAC riguardanti i pagamenti diretti e l’organizzazione comune di mercato.
In particolare seguiremo con la dovuta attenzione “lo schema di autorizzazioni per l’impianto dei vigneti”.
• In merito alla proposta di regolamento della produzione ed etichettatura dei prodotti biologici, proseguiremo l’esame tecnico della proposta. Compatibilmente con l’andamento dei lavori, l’intenzione della Presidenza italiana è di sottoporre al Consiglio di fine anno un General Approach, almeno sui punti principali.
• Al riguardo della proposta di revisione del regime di aiuti per la distribuzione di ortofrutticoli, banane e latte negli istituti scolastici, proseguiremo con l’esame della proposta compatibilmente con le problematiche di carattere giuridico emerse sotto la Presidenza greca e auspichiamo di poter redigere un General Approach da sottoporre al Consiglio di dicembre.

EXPO 2015
La Presidenza italiana darà ampio spazio al tema scelto dall’Esposizione universale di Milano 2015 “Nutrire il pianeta, energia per la vita” portando l’argomento a livello di dibattito politico europeo. Per tale ragione abbiamo deciso di concentrare la discussione sulla sicurezza alimentare in seno al Consiglio informale Agricoltura, che si terrà a Milano a fine settembre.

GIOVANI IN AGRICOLTURA
Il ricambio generazionale rappresenta una delle principali questioni da fronteggiare nel settore agricolo.
La senilizzazione del settore costituisce un freno alla competitività a causa della minore propensione all’innovazione e agli investimenti, ma anche un rischio di carattere ambientale legato all’abbandono della terra e alla conseguente mancata gestione del territorio.
Intendiamo pertanto avviare un dibattito al fine di individuare le cause del fenomeno e, ove possibile, definire le strategie più opportune per un’inversione di rotta che favorisca il ricambio generazionale.

ACCORDI INTERNAZIONALI
Seguiremo attentamente gli sviluppi degli accordi internazionali, sia a livello multilaterale sia bilaterale.
In particolare, procederemo all’aggiornamento e alla discussione in ambito del Consiglio sull’evoluzione dei negoziati di libero scambio in itinere o conclusi, quali quelli con gli USA, con il Canada, con i Paesi Asiatici, con quelli africani e sudamericani (in particolare il Mercosur).
Metteremo al centro del dibattito l’impatto e le ripercussioni che accordi di tal genere possono avere sul comparto agricolo europeo e la necessità di un sistema di reciprocità alla base degli accordi che includa il riconoscimento del sistema europeo delle indicazioni geografiche.

SALUTE ANIMALE
Proseguiremo l’esame tecnico della proposta rivista dalla Commissione del regolamento relativo alla produzione e la commercializzazione del materiale riproduttivo vegetale avviando, se del caso, i primi triloghi.
• Continueremo a lavorare nell’ambito dei gruppi di lavoro anche per quanto riguarda le misure di protezione contro gli organismi nocivi per le piante, sempre con l’obbiettivo di poter avviare i triloghi informali.
• In ultimo, verrà continuato l’esame delle proposte di direttiva e di regolamento avanzate inerenti, rispettivamente, la legislazione zootecnica ed il commercio del materiale riproduttivo animale, di cui è stato avviato l’esame Presidenza greca. Anche in questo caso l’obiettivo è quello di ottenere un mandato negoziale dal Consiglio.

(nella foto: Maurizio Martina)